Toscana

ECONOMIA, E’ ANCORA CRISI; GIUNTA REGIONALE A PISTOIA PER FARE IL PUNTO SULLA FINE LEGISLATURA

Pistoia Mancano 167 giorni al 21 marzo 2010, data fissata per le prossime elezioni regionali. La Giunta regionale, riunita a Pistoia, fa il punto sullo stato di salute dell’economia e sul lavoro che resta da fare da oggi alla chiusura della legislatura. E ciò che continua a preoccupare il presidente della Toscana, Claudio Martini, sono i pesanti effetti della crisi sulle imprese e sulle famiglie: la cassa integrazione cresciuta del 351% da agosto 2008 ad agosto 2009, la riduzione del 18% degli avviati al lavoro, vale a dire 72mila assunzioni in meno (di cui 52mila donne, le più colpite da questa crisi), l’aumento dell’87% di avviamento alla mobilità, ovvero 65mila posti di lavoro persi solo nell’ultimo anno con un andamento leggermente ridotto nel secondo semestre del 2009.«Abbiamo attivato un impegnativo piano anticrisi – spiega Martini – articolato su tre punti: sostegno alle imprese per l’accesso al credito per la liquidità e gli investimenti, potenziamento degli ammortizzatori sociali, accelerazione di tutti gli investimenti pubblici. Un piano – puntualizza il presidente toscano – che rischia però di essere vanificato dalla lentezza con cui le banche deliberano i finanziamenti e dalla inadeguatezza degli interventi del governo nazionale sull’economia». Garanzie pronte per 1800 imprese, le banche ne finanziano solo 425. Sono oltre 3200 le imprese che quest’anno, fino a pochi giorni fa, hanno chiesto alla Regione, tramite la finanziaria di cui è socia di maggioranza, di farsi garante con le banche per i prestiti chiesti. Fidi Toscana ha già dato disco verde al finanziamento di 330 milioni di euro per le imprese che avevano bisogno di liquidità (ne beneficeranno 1433 imprese, altre 900 domande sono in corso di esame) e di 59 milioni destinati invece alle aziende che hanno deciso di investire (371 imprese delle 866 che hanno presentato domanda). Ma a tutt’oggi le banche toscane, che pure sono state chiamate dalla Regione a firmare un apposito protocollo d’impegno, hanno erogato alle imprese appena un terzo di queste risorse: solo 79 milioni sui 330 per la liquidità e 21 sui 59 per gli investimenti, 425 domande in tutto.«A questo ritmo – precisa Martini – l’impegno della Regione rischia di essere vanificato. Un ritardo difficile da comprendere ed anche poco motivato dal fatto che le garanzie offerte da Fidi Toscana coprono fino all’80% dei finanziamenti. Ciò riduce fortemente il rischio per la banche. Voglio dire che ogni ritardo aggrava le difficoltà delle imprese. E’ necessario un cambio di marcia – reclama il presidente toscano – e per questo chiedo a tutte le banche che hanno firmato il protocollo, da subito, una forte accelerazione nell’erogazione dei fondi, altrimenti la nostra economia rischierà di pagare un prezzo ancora più pesante». Tutto questo è necessario, ma non basta. «Occorre una presenza più attiva del governo nazionale, che ad oggi è sicuramente inadeguata. Questo – dice Martini – è il giudizio di tutte le Regioni italiane, non solo della Toscana: tant’è che da tre mesi le Regioni hanno interrotto il confronto con il Governo. Registro poi un’incapacità di questo governo a dialogare positivamente e correttamente con la Toscana. Lo dico perché nonostante i ripetuti inviti a vari ministri e l’invio fin dal giugno 2008 del Dossier-Toscana sulle necessità più rilevanti di questo territorio, ad oggi non c’è stata alcuna risposta. Ad esempio, da più di un anno invito il ministro Scajola a venire in Toscana per incontrare i nostri distretti. Abbiamo, più volte, concordato delle date che sono state sempre annullate e rinviate, nonostante la grave crisi delle nostre imprese».Trenta leggi entro la fine della legislatura. Sul lavoro che ancora resta da fare da qui al termine della legislatura, il presidente Martini ha richiamato l’intera giunta al massimo impegno per completare e approvare i provvedimenti in cantiere. All’esame del consiglio regionale ci sono 18 proposte di legge da approvare: quella sulla valutazione d’impatto ambientale (Via), sulla disciplina sull’attività agrituristica, sulla cultura e lo spettacolo, sulla prevenzione del rischio sismico, sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio, la modifica della legge sull’energia, quella sull’edilizia abitativa, sulle bonifiche, sugli impianti di radiocomunicazione, sulla sicurezza urbana e il contrasto al degrado. A questi provvedimenti si aggiungono ulteriori 12 proposte di legge che la Giunta ha in cantiere: l’approvazione del bilancio e la finanziaria 2010, le leggi sulla gestione della qualità dell’aria, sul riordino di Artea e Sviluppo Italia, la legge comunitaria 2010 e quelle sulle aree protette, sulla lotta all’usura, sugli scarichi dei corpi idrici superficiali, sul sostegno all’emergenza e all’urgenza territoriale.Aree vaste e infrastrutture, localismi dannosi. Martini ha anche fatto riferimento alla riunione di lunedì prossimo con Comune e Provincia di Firenze e Comuni limitrofi sulle questioni della Piana e delle grandi infrastrutture. «Noi ci saremo – sottolinea Martini – per ribadire le esigenze di questo territorio e la necessità di affrontarle in una logica di sistema, a partire dal rispetto degli impegni già sottoscritti. E’ importante oggi parlare con una lingua comune, evitando ripiegamenti localistici. Dobbiamo adesso accelerare la realizzazione degli interventi innovativi e necessari in una logica di sistema. Cosa che la Regione intende attivare, in tempi rapidi, anche rispetto all’area della costa e alla Toscana del Sud».L’opportunità della green economy. Martini ha infine sostenuto che negli ultimi mesi di legislatura la Giunta metta in piedi iniziative specifiche sullo sviluppo delle energie rinnovabili, sulla green economy, sull’impulso della ricerca e della università come antidoto alla crisi e sulla tutela dei centri storici della Toscana, nella logica della sostenibilità che ha caratterizzato l’attività di governo della Toscana. (cs-Remo Fattorini e Walter Fortini)