Toscana

ECONOMIA, ROSSI HA INCONTRATO MINISTRO CINESE WANG DANG: A PRATO UN CENTRO DI RICERCA SUL TESSILE

Un centro di ricerca e di scambio tecnologico con la Cina nel settore tessile e dei nuovi materiali potrebbe nascere a Prato: un’iniziativa che vedrà in prima fila la provincia di Zhejiang e Prato. E’ la promessa (e l’impegno) che il ministro della scienza e tecnologia della Repubblica Popolare Cinese Wang Dang ha preso stamani con il presidente della Toscana Enrico Rossi, nel corso dell’incontro a Palazzo Strozzi Sacrati, durato oltre un’ora, prima dell’inaugurazione del forum “China-Italy Regional Cooperation Forum on Technology and Innovation” che per tre giorni animerà la Fortezza da Basso di Firenze.A parlare di Prato e della sua “laboriosa comunità cinese” era stato il presidente della Toscana per primo. «Questa comunità rappresenta un enorme risorsa per lo sviluppo economico della regione, ma anc he un problema per il mancato rispetto a volte delle leggi – aveva ricordato – Un centro di ricerca potrebbe facilitare la qualificazione dei prodotti, l’emersione delle imprese dal sommerso e quindi l’integrazione, per creare con l’innovazione un distretto del tessile e delle confezioni di valenza europea e mondiale”. Proposta subito presa in seria considerazione dal ministro, evidentemente. Per il centro che dovrà nascere potrebbero essere utilizzati fondi comunitari. Ci sarà inoltre la collaborazione dell’università Donghua di Shangai. “E’ l’università più importante della Cina per quanto riguarda la specializzazione nel tessile” ha ricordato il ministro. E il rettore sarà presto invitato in Toscana. Il centro pratese e la partnership toscana si inseriscono nei rapporti già avviati tra il governo cinese e quello italiano. Il ministro Wang Dang era nei giorni scorsi a Roma e di un centro per il trasferimento tecnologico sino-italiano, assieme ad un centro per il design, questione particolarmente cara ai cinesi, e ad uno scambio per quanto riguarda la digitalizzazione delle procedure nella pubblica amministrazione ha parlato con il ministro Brunetta. L’idea nuova è ora quella di creare un centro anche a Prato. Il ministro, accolto a Palazzo Strozzi Sacrati assieme ad una delegazione composta da tredici funzionari e direttori (tutti peraltro molto giovani), ha anche invitato Rossi a visitare le province di Zheijang, Shandong e delle città di Chongquing e Tianjin, protagonisti in questi giorni del forum toscano e capofila di numerosi progetti e patti tecnologici legati all’innovazione e al trasferimento tecnologico. “In Cina ci sono 56 centri di alta ricerca scientifica – ha ricordato il ministro, che prima del suo incarico politico è stato ricercatore ed ha lavorato per quindici anni in Europa – e la mia idea è che la ricerca deve sempre combinarsi con le domande che arrivano dai settori produttivi”. Negli ultimi quattro anni trecento studenti cinesi sono stati ospiti di università italiane e quattrocento studenti italiani hanno studiato in Cina. Un ulteriore fronte da sviluppare con reciprochi benefici, hanno concordato Rossi e il ministro cinese. Dall’incontro di stamani esce rafforzata anche l’idea di un volo diretto tra Cina e Toscana. (cs-Walter Fortini )