Toscana

ECONOMIA TOSCANA, PER CDL MANCANO 9 MLD RISORSE PER ATTUARE PIANO REGIONALE SVILUPPO

Un piano fortemente squilibrato, senza risposte concrete per recuperare la competitività e in cui mancano all’appello 9 miliardi di euro di risorse. Queste, in sintesi, le critiche della Cdl toscana al nuovo piano regionale di sviluppo (Prs) 2006-2010 e al documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) 2007.

L’analisi dei documenti è stata oggi al centro di un incontro organizzato dai capigruppo della Cdl in Consiglio regionale che hanno annunciato una decisa opposizione al documento che la prossima settimana sarà discusso in aula. Per Maurizio Dinelli, capogruppo di Forza Italia, “il Prs ammette l’esistenza di una crisi profonda e prende finalmente atto che il sistema toscano è obsoleto. Mancano strategie e risorse certe”. Dinelli ha sottolineato che “dei circa 15 miliardi di euro previsti per i piani integrati di cui il Prs si compone, solo 5 miliardi hanno un finaziamento certo, mentre i restanti 9 miliardi sono ancora da reperire”.

Critico anche il capogruppo di An, Maurizio Bianconi secondo il quale “il Prs si accorge solo che il terzo settore sviluppa oltre il 70% del Pil regionale e che il valore aggiunto della Toscana è la Toscana stessa. Tutte cose che andiamo dicendo da dieci anni. Da tempo poi diciamo che occorre puntare sul fare sistema, ci vuole sviluppo per le piccole imprese e le piccole banche mentre la sinistra regionale punta tutto sul Monte dei Paschi”.

Secondo Marco Carraresi (Udc) “il rischio reale è che questi documenti rappresentino ancora una volta solo fumo e niente arrosto, un generico chiacchierare dove si dispensano parole d’ ordine alla moda senza fissare scelte chiare e concrete”. Sul fronte delle risorse Carraresi ha poi aggiunto che “dal Pdf mancano 957 milioni di euro per realizzare quanto scritto in questi libri dei sogni”.

Critiche sono infine giunte dal portavoce della Cdl Toscana Alessandro Antichi (Fi): “Gli ultimi quattro anni – ha detto – sono stati per la Toscana un lungo periodo a crescita zero con toni più negativi rispetto all’ economia nazionale. Le novità di questo Prs sono che la Regione è costretta a prendere atto che si è passati dalla Toscana felix al rischio dell’ impoverimento e che si deve puntare con decisione allo sviluppo economico. Ma quale credibilità politica può essere riservata a uno strumento che appare malcerto sul piano della effettiva disponibilità delle risorse?”. (ANSA).