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EGITTO: OPPOSIZIONE EUFORICA MA FUTURO POST-MUBARAK RESTA INCERTO

(ASCA-AFP) – Il Cairo – Dagli attivisti del web ai manifestanti di piazza, dai dissidenti egiziani al potente movimento dei Fratelli Musulmani, tutta l’opposizione egiziana festeggia con entusiasmo le dimissioni di Hosni Mubarak che ieri ha consegnato il potere alle forze armate. Resta incerto però il futuro politico del Paese e il mondo arabo, ma non solo, guarda con attenzione alle prossime mosse del Cairo. Mohamed ElBaradei, ex capo dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica e figura chiave delle proteste di piazza, ha dichiarato su Twitter che l’Egitto “é una nazione libera e orgogliosa”. “Ci è stata ridata la vita”, ha spiegato ElBaradei ad Al-Jazeera. “Il mio messaggio al popolo egiziano è che avete ottenuto la vostra libertà. Dio vi benedica”, ha aggiunto. Un giorno prima ElBaradei aveva avvisato che l’Egitto sarebbe “esploso” se Mubarak non si fosse dimesso. L’attivista del web Wael Ghonim, divenuto un’icona della rivolta egiziana per aver pubblicato su Internet il proprio grido di protesta che innescò l’ondata di malcontento in Egitto, ha postato su Twitter: “Congratulazioni Egitto, i veri eroi siete voi egiziani”. I Fratelli Musulmani hanno accolto con entusiamo le dimissioni di Mubarak, da 30 anni al potere, e hanno ringraziato l’esercito. “Celebriamo questo momento con il popolo egiziano. Vi seguiremo”, ha spiegato il movimento.Il vice presidente Omar Suleiman ha annunciato ieri le dimissioni di Mubarak. Il capo della Lega Araba Amr Mussa potrebbe diventare il nuovo leader del Paese. Mussa ha espresso favore per le dimissioni di Mubarak salutando “il popolo egiziano e l’esercito per il risultato storico ottenuto”. Mussa ha poi lanciato un appello affinché si possa “costruire in Egitto un sistema basato sul consenso nazionale”. Il presidente Usa Barack Obama ha commentato la svolta storica di ieri affermando che ora la necessità è quella di costruire “una democrazia genuina”. L’esercito, secondo Obama, deve ora garantire una transizione equilibrata verso la democrazia. “Il popolo d’Egitto ha parlato: la sua voce è stata ascoltata e l’Egitto non sarà più lo stesso”, ha spiegato. Il leader del Cremlino, Dmitry Medvedev, ha auspicato per il Paese “elezioni legittime”. “La Russia spera che i processi democratici siano completamente restaurati e che attraverso questi si possa arrivare a delle libere elezioni”, ha ribadito.L’esercito egiziano ha iniziato stamattina a rimuovere le barricate dalle strade intorno a piazza Tahrir, a Il Cairo, simbolo delle proteste che hanno portato alle dimissioni del presidente Hosni Mubarak. Militari e volontari stanno rimuovendo le barriere di metallo, i barili e i rottami dei veicoli distrutti in questi 18 giorni di protesta e utilizzati come scudo durante i momenti di maggiore tensione. Per tutta la notte gli egiziani hanno festeggiato le dimissioni di Mubarak e già dalle prime ore di questa mattina in molti si sono riuniti nella storica piazza Tahrir in attesa delle prime dichiarazioni dell’esercito, che da ieri detiene il potere.