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ELEZIONI GERMANIA: JANSEN (ZDK – COMITATO CATTOLICI TEDESCHI), «SI ATTENDEVA UN SEGNALE PIÙ CHIARO»

“La coalizione guidata da Gerhard Schroeder ha perso le elezioni e ora non potrà tornare a governare il paese. D’altro canto lo schieramento che appoggiava Angela Merkel non ha una maggioranza e dunque dovrà cercare un sostegno esterno”. Regna l’incertezza nella politica tedesca all’indomani del voto per le lezioni parlamentari: lo conferma al Sir Thomas Jansen, portavoce per gli affari europei del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk). Esperto di questioni europee, Jansen aggiunge che “una ipotesi plausibile per il governo del paese è l’inedita alleanza tra Cdu-Csu, Liberali e Verdi”, anche se occorrerà appianare alcune divergenze programmatiche. “Il lavoro che attende la Merkel, cui spetta – come leader del partito di maggioranza relativa – il mandato di cancelliere, è arduo. E se dovesse fallire, se non riuscisse a costruire una nuova e solida alleanza per governare, si dovrà tornare alle urne”. Jansen ammette anche che “forse l’Europa si attendeva un segnale più chiaro circa l’orientamento politico della Germania: ciò non è accaduto e questo è un ulteriore aspetto da non sottovalutare”.

“Nella politica estera tedesca si riscontra una continuità di fondo, mantenuta da tutti i cancellieri e dai governi che si sono succeduti. Anche se questo non toglie che, con una coalizione guidata dalla Merkel, dovrebbe cambiare un po’ lo stile delle relazioni esterne”.

Thomas Jansen spiega al Sir che “Schroeder preferiva un dialogo ravvicinato con la Russia e con la Francia. Nel suo orizzonte avevano meno rilevanza la Polonia e altri tradizionali alleati europei. La Merkel potrebbe rilanciare un dialogo preferenziale con i paesi dell’Unione, fra i quali il Benelux e l’Italia; anche con la Francia, ma su un piano differente. E certamente stringerà rapporti più solidi con gli Stati Uniti”.

Il politologo tedesco aggiunge una osservazione sulla “moltiplicazione degli attori politici in Germania”: “I due grandi partiti popolari, Cdu e Spd, non sono mai andati così in basso e, insieme, ottengono circa il 70% dei consensi, mentre in passato avevano l’80-85% dei voti. Questo vuol dire che anche a Berlino la frammentazione politica diventa un elemento stabile del quadro politico”.Sir