Toscana

ENERGIA: NUOVA CENTRALE GEOTERMICA ENEL A SANTA FIORA: ENERGIA PULITA PER 112.000 FAMIGLIE

L’Enel costruirà una nuova centrale geotermica nel comune di Santa Fiora (Grosseto), un impianto definito innovativo per gli standard ambientali, in grado di produrre energia pulita per circa 112.000 famiglie, evitando all’atmosfera più di 200.000 tonnellate annue di CO2. Si calcola che l’impianto potrà produrre annualmente circa 310 milioni di kWh di energia verde. I lavori, si prevede, dureranno tre anni e l’investimento supera i 70 milioni di euro.

La nuova centrale, Bagnore 4, spiega una nota, verrà realizzata nell’area vicina alla centrale di Bagnore 3, costruita nel 1998. Per la realizzazione saranno necessari interventi per l’estrazione del vapore, situato a 4000 metri di profondità, con la costruzione di nuovi pozzi. Per le operazioni previste saranno applicati metodi di “deviazione” e/o di “diramazione” del pozzo in modo da minimizzare le piazzole di perforazione e l’impiego dei materiali di tubazione necessari per il trasporto del fluido geotermico, rendendo così più economiche ma anche più compatibili con l’ambiente le operazioni di estrazione del fluido.

Nel caso di Bagnore 4 le piazzole di perforazione dalle quali sarà reso disponibile il vapore geotermico saranno soltanto due. Gli impianti di perforazione saranno insonorizzati per ridurre il rumore durante le varie fasi e tutto il materiale risultante sarà smaltito in continuo. Al termine della realizzazione del pozzo, sono previsti interventi di inserimento ambientale dell’area occupata durante dalle postazioni. Le linee di trasporto del fluido dai pozzi verso la centrale saranno costruite, come già fatto per Bagnore 3, attraverso l’utilizzo di tecniche di inserimento paesaggistico, concordate anche con l’amministrazione comunale.

Per Bagnore 4 è prevista l’installazione dell’impianto Amis di seconda generazione, tecnologia brevettata da Enel e premiata da Legambiente con il riconoscimento di “Innovazione amica dell’ambiente”. Questi impianti hanno lo scopo di rendere “inodore” il vapore e, nel contempo, eliminare alcune sostanze naturalmente presenti nel fluido geotermico. (ANSA).