Toscana

ENERGIA: PIU’ EFFICIENZA E -20% EMISSIONI, PROPOSTE TOSCANA; MARTINI, GARANZIE SU GASDOTTO GALSI

Ridurre i consumi di energia del 20%, aumentare della stessa percentuale l’energia prodotta da fonti rinnovabili, e ridurre del 20% le emissioni di CO2 in atmosfera entro il 2020. Questi gli obiettivi principali della bozza del Piano energetico della Regione Toscana che, nelle intenzioni della Giunta, attraverserà ora la fase di concertazione per arrivare all’approvazione in primavera. “Un piano – ha sottolineato il presidente della Regione Claudio Martini – che contiene la forte ambizione di essere in linea con le sollecitazioni che provengono dall’Unione europea, ma che vuole anche essere fattibile, e che richiederà in ogni scelta un cambio di direzione rispetto alla situazione attuale per uscire dalla dipendenza del petrolio e non rientrare in quella del carbone e nell’ipotesi nucleare”. Un piano, ha aggiunto, che “sarà anche presentato all’opposizione prima dell’approvazione definitiva perché il confronto politico sia meno rituale del solito”. Gli investimenti necessari sono tre miliardi di euro e 105 milioni sono già previsti entro il 2013 come finanziamenti regionali per sostenere le azioni del Piano. Il sistema toscano dovrà anche arrivare a destinare l’1% del Pil, circa un miliardo di euro, per la riduzione del gas serra. La Regione Toscana chiede garanzie sul gasdotto algerino Galsi che toccherà il proprio territorio oltre a quello della Sardegna. Il presidente Claudio Martini, nel corso della presentazione del Piano di indirizzo energetico, ha infatti chiesto “minori costi per gli utenti, un ruolo per le aziende toscane e la metanizzazione dell’Isola d’Elba”. “Dopo la pausa natalizia – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – cercheremo di organizzare incontri con gli enti locali e le aziende insieme al Governo, per definire le proposte da portare poi al tavolo ministeriale”. Per il gasdotto, che dovrebbe essere realizzato entro il 2012, la Toscana punta, tra le altre cose, a far sì che la parte di gas non venduta possa essere commercializzata dalle imprese toscane a condizioni di favore. Riferendosi poi al rigassificatore che dovrà essere realizzato da Olt al largo della costa tra Pisa e Livorno, il presidente della Toscana ha ribadito di essere “favorevole alla realizzazione di un solo impianto a condizione che l’indagine sulla sicurezza dia parere positivo”. “Entro la primavera del 2008 – ha aggiunto a sua volta Bramerini – Olt dovrebbe presentare il progetto esecutivo dell’impianto e il piano di fattibilità con la valutazione del rischio in esercizio. A quel punto la commissione di esperti da noi nominata esaminerà il progetto e darà la sua valutazione”. Nel dettaglio, secondo quanto illustrato da Martini e dall’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, entro il 2020 la Toscana vuole arrivare al 40% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e al 10% dell’energia termica da fonti rinnovabili, e vuole sostituire il 10% delle benzine con biocarburanti. L’eolico, nelle intenzioni della Giunta, dovrebbe passare dagli attuali 27,8 a 300 Mw, e sono previste fino a 25 centrali. A questo proposito, il Lamma sta realizzando una mappatura della ‘ventosità’ e delle zone prive di vincoli ambientali dove potrebbe essere più auspicabile realizzare i nuovi impianti. Per quanto riguarda la geotermia, la Regione vuole passare dagli attuali 711 a 911 Mw (+28%), con garanzie per una geotermia sostenibile, mentre l’idroelettrico dovrebbe aumentare da 318 a 418 Mw (+31%) e le biomasse da 71 a 171 Mw (+240%). Contestualmente, la Regione punta alla riduzione del 20% del consumo di energia, che sarà possibile incentivando i Comuni a sostituire gli impianti di illuminazione e sostenendo gli interventi di risparmio ed efficienza energetica nel settore industriale. La Regione pensa anche a istallare, entro il 2020, 630 mila metri quadrati di pannelli solari per produrre acqua calda, 12,6 volte in più rispetto ai 50 mila mq attuali. Entro giugno 2008 la Regione punta anche a rendere obbligatorio istallare pannelli solari sui nuovi edifici. In questo modo, entro il 2020 si dovrebbero ridurre le emissioni di CO2 di 7,20 milioni di tonnellate all’anno. La Regione, per ridurre il costo dell’energia, favorirà poi l’aggregazione della domanda da parte delle imprese, della Pubblica amministrazione e delle utenze domestiche e definirà gli standard per le gare di affidamento della distribuzione di gas metano. Il piano di indirizzo energetico, è stato ricordato, vuole contrastare un percorso di crescita dei consumi energetici in Toscana: secondo i dati forniti dalla Regione, infatti, se quest’anno i toscani consumano 6.451 Ktep (tep significa tonnellate equivalenti di petrolio), nel 2020 questo consumo sarà pari a 7.560 Ktep, con un aumento del 17%. “In sostanza – ha sintetizzato Martini – il Piano prevede un forte impegno sul risparmio energetico e sulle rinnovabili, la riduzione delle emissioni, e di conseguenza anche la riduzione del costo dell’energia”. (ANSA)