Toscana

ETIOPIA-ERITREA: MISSIONE ONU, NUOVI MOVIMENTI DI TRUPPE AL CONFINE

Non accennano a diminuire i movimenti di truppe lungo la frontiera contesa da Etiopia ed Eritrea: lo hanno detto i vertici della Missione delle Nazioni Unite nei due paesi del Corno d’Africa (Unmee), che durante l’appuntamento settimanale con la stampa hanno ribadito per la terza settimana di seguito che la situazione militare al confine resta ancora “tesa e potenzialmente volatile”. Negli ultimi sette giorni a ridosso della linea di sicurezza, presidiata dai ‘caschi blu’ della Unmee per dividere i due paesi protagonisti di un conflitto territoriale tra il 1998-2000, sono stati registrati nuovi spostamenti di uomini e mezzi sia dal lato etiope che da quello eritreo. “La seconda divisione echelon e altre due divisioni dell’esercito etiope provenienti dal Settore Centrale si sono mosse verso il confine” ha detto entrando nei dettagli il maggior generale Rajender Singh. Movimenti analoghi sono stati registrati anche nel settore eritreo, dove l’Unmee continua a segnalare la presenza di non meglio precisate “milizie” armate che si rifiutano di fornire ai ‘caschi blu’ la loro identità.

Parlando con i giornalisti il generale Singh ha comunque ribadito la difficoltà per la missione Onu di fornire maggiori dettagli e numeri precisi sui movimenti di truppe dal lato eritreo a causa del divieto si sorvolo imposto agli elicotteri Onu dal governo di Asmara che ha limitato la capacità d’osservazione dei caschi blu del 60%. Il comandante in capo della Missione Onu si è comunque detto ottimista sulla possibilità di convincere le parti a un ritiro parziale delle loro forze dalla zona di confine e a riportare uomini e mezzi alle postazioni fissate nel dicembre 2004, come richiesto dal Consiglio di Sicurezza del Palazzo di Vetro nell’ultima risoluzione.

Da mesi ormai il dialogo tra i governi di Asmara e Addis Abeba si è completamente arenato, nonostante la Commissione indipendente istituita dall’Onu abbia tracciato in maniera “definitiva e irrevocabile” i nuovi confini tra i due Paesi. Se da un lato l’Etiopia non intende riconoscere le decisioni della Commissione, dall’altro l’Eritrea ha fatto sapere di non voler più discutere di una questione che considera conclusa.Misna