Toscana

EUROPA: A UN ANNO DALLO TSUNAMI BILANCIO E PROSPETTIVE DEGLI AIUTI ALLE POPOLAZIONI COLPITE

Due miliardi di euro stanziati per gli aiuti umanitari e la ricostruzione “di lungo periodo”; un “ruolo positivo” per la mediazione politica, “così da superare i conflitti locali e procedere più speditamente per sostenere le popolazioni della regione”. L’Unione europea traccia un bilancio delle azioni promosse a favore dei paesi colpiti, un anno fa, dallo tsunami che causò 230mila vittime e due milioni di senza tetto. “Gli aiuti d’urgenza hanno permesso di rispondere alle esigenze immediate della gente, fornendo cibo, medicinali, personale medico”, ha spiegato il ministro inglese Gareth Thomas, a nome della presidenza di turno dell’Ue, assieme ai commissari Benita Ferrero-Waldner (relazioni esterne) e Louis Michel (sviluppo e aiuti umanitari).

“I programmi per la ricostruzione sono in corso, rivolti alle strutture sanitarie ed educative” e alle infrastrutture di collegamento. I vertici comunitari avevano partecipato alla Conferenza dei donatori di Giakarta, nel gennaio 2005, che aveva consentito un coinvolgimento internazionale e una razionalizzazione degli interventi dopo il disastro naturale che aveva colpito una vasta area dell’Oceano Indiano il 26 dicembre 2004. I contributi finanziari europei da allora sono stati così ripartiti: 566 milioni di euro per gli aiuti immediati (agenzia Echo e singoli Stati membri); 1,5 milioni sotto forma di sostegno per la ricostruzione (902 milioni già trasferiti alle autorità competenti); 566 milioni di prestiti. Tra gli obiettivi che si è posta l’Ue, non manca la “realizzazione di un processo di pace duraturo, che consenta un clima favorevole alla ricostruzione materiale” della regione. Sir