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EUROPA: MERKEL (CONSIGLIO UE), «LA COSTITUZIONE ENTRO IL 2009»

“L’anima dell’Europa è la tolleranza”: Angela Merkel, cancelliere tedesco e presidente di turno del Consiglio europeo, è intervenuta oggi a Strasburgo per presentare al Parlamento dei 27 il proprio programma di lavoro semestrale. La Merkel ha svolto un’ampia relazione che ha toccato la storia dell’integrazione, a partire dalla firma dei Trattati istitutivi del 1957, ha ricordato i “pilastri” della Comunità, fra cui la pace, la libertà “in tutte le sue sfaccettature”, la “molteplicità”, la responsabilità. “Jacques Delors, già presidente della Commissione europea, ci invitava – ha affermato il leader cristiano-democratico – a dare un’anima all’Europa. Io credo che l’anima ci sia già. Si tratta dunque di ritrovare questa anima”. Da qui la riflessione sulla tolleranza, collegando i successi ottenuti dall’integrazione in mezzo secolo di storia, i valori, gli obiettivi “che sono nel frattempo mutati al cambiare dei tempi”, le “attuali difficoltà”. Il motto della presidenza tedesca sarà: “L’Europa ci riesce insieme. Perché – ha puntualizzato l’oratrice – assieme dobbiamo progettare l’Europa, assieme possiamo far fronte alle grandi sfide che abbiamo dinanzi”.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel, intervenendo davanti all’Assemblea Ue, si è “impegnata a fissare un calendario per il varo della Costituzione, che dovrà avvenire entro le elezioni del Parlamento del 2009. Un nuovo fallimento su questo versante sarebbe un errore storico”. Per la presidenza di turno del Consiglio “il tempo della riflessione è terminato. Dobbiamo muoverci, occorre puntare a risultati concreti”.

Per questo il programma semestrale contiene vari capitoli. Ampia la parte dedicata alle “relazioni esterne”, che toccano i Balcani Occidentali, il Medio Oriente, la “politica di buon vicinato” che guarda al Mediterraneo, al Mar Nero e all’Asia Minore, il partenariato con gli Stati Uniti, le relazioni con la Russia, la “questione africana”.

Nel suo intervento in emiciclo, il capo del governo di Berlino ha insistito sulla Strategia di Lisbona: “La crescita economica che stiamo sperimentando in questa fase non può essere un obiettivo in sé – ha spiegato -. Noi dobbiamo mirare alla creazione di posti di lavoro e a una maggiore coesione sociale. Per questo è necessario creare delle premesse”, puntando sull’energia, la competitività, “la ricerca e l’innovazione”, che valorizzino “la tecnologia ma anche il talento e la fantasia”. Sir