Toscana

Editoria, Bugli: «Regione al fianco di chi fa buona informazione e occupazione»

Lo sottolinea e lo ricorda l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, intervenuto stamani al convegno del Corecom – il comitato regionale delle comunicazioni – durante il il quale è stata presentata una ricerca sulle testate on line toscane. Cinquantuno quelle censite, molte locali. “La Regione ha messo in pista poco tempo fa un’iniziativa con cui ha dato la possibilità ad alcune testate di evolversi – ricorda Bugli -. A breve, tra due o tre settimane, uscirà un bando da tre milioni”.

La legge incentiverà le aziende che utilizzano personale stabile o intendono stabilizzare quello precario per progetti di qualificazione aziendale o nuovi investimenti. Previsti, tra l’altro, anche sgravi sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, che di fatto sarà dimezzata per quelle aziende (di altri settori) che vogliano partecipare al capitale delle imprese di comunicazione.

Ma la Regione può aiutare i giornalisti, delle piccole e grandi aziende, anche in altro modo. “La pubblica amministrazione dispone di numerose banche dati: una vera miniera. Sono i cosiddetti open data. Stiamo lavorando – dice l’assessore – per mettere a disposizione di tutti questa massa di dati, che può essere una fonte importante per chi lavora nel mondo dell’editoria e dell’informazione”. A partire dalle testate locali.

C’è poi la partita dei fondi strutturali europei. I bandi del nuovo settennato usciranno nei prossimi mesi e su quelle opportunità occorrerà fare informazione. La comunicazione è parte integrante delle azioni finanziate con i fondi europei. “Spero che su questo – ha sottolineato Bugli, rivolgendosi ad editori e rappresentanti dei giornalisti – si possa costruire un tavolo e lavorare assieme”.

L’assessore non nasconde le difficoltà che attraversa il mondo dell’editoria. “La presenza di testate on line piccole ma strutturate, come quelle che sono state censite in Toscana – dice -, è comunque incoraggiante e importante. Danno informazioni che interessano ai cittadini. Molte dialogano anche con i loro lettori, anche se non sempre utilizzandone tutte le potenzialità, e fanno partecipazione”.”Una frontiera – conclude l’assessore – spesso ancora molto da esplorare ma cara alla Regione, che sta pensando di trasferire on line l’esperienza degli ultimi anni sulla partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni. Non è semplice e capisco le difficoltà di quelle testate. Soprattutto se si vuol fare partecipazione in modo non cialtrone. Ma è una strada che intendiamo percorrere, con convinzione”.