Toscana

Elezioni, sfida tra Cdl e Ulivo

Circa 400 mila toscani in questo fine settimana saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco. Il 26 e 27 maggio in ventitrè comuni della nostra regione si terranno le elezioni amministrative. La novità di quest’anno è che sarà di nuovo possibile votare in due giorni: i seggi elettorali saranno aperti la domenica dalle 8 alle 22 e il lunedì dalle 7 alle 15. Casa della libertà e Ulivo si sfideranno quindi per il governo di Lucca, Carrara e Pistoia. Per il comune pistoiese sembra tutto deciso, mentre negli altri due centri la sfida è avvincente.

Due sono i protagonisti del confronto a Lucca. Da una parte Pietro Fazzi, attuale sindaco della Casa della libertà, che nel ’98 sbaragliò la concorrenza di Antonio Rossetti (centrosinistra) e di Giulio Lazzarini, all’epoca sindaco uscente, che correva con una lista civica dopo il siluramento da parte dell’Ulivo. Dall’altra, il 26 maggio prossimo, ci sarà di nuovo Lazzarini che il centrosinistra ha ripescato ricucendo lo «strappo» del ’98 e arruolandolo nelle proprie fila. Lazzarini – sindaco di Lucca dal ’94 al ’98 – ha voglia di rivincita: infatti dopo la bocciatura del ’98 c’è stata la sconfitta subita l’anno scorso alle politiche nel collegio lucchese contro l’attuale ministro dell’ambiente Altero Matteoli. Per il possibile ballottaggio del 9 giugno Lazzarini è pronto anche ad un’alleanza con Rifondazione comunista.

A Carrara – dove i candidati a sindaco sono sei sostenuti da venti liste – la battaglia sarà aspra. La sinistra si presenta divisa: nel ’98 il candidato del centrosinistra Lucio Segnanini era appoggiato da un ampio schieramento che andava dai Popolari fino a Rifondazione. Oggi, però, il sindaco uscente Segnanini non è stato riconfermato dal suo partito (Ds) e corre da solo con una lista civica. E potrebbe essere l’ago della bilancia tra Ulivo e Casa delle libertà. Il centrosinistra ha scelto invece Giulio Conti sostenuto da Sdi, Margherita, Ds, Di Pietro, Comunisti italiani e Verdi. Ma non da Rifondazione comunista. A ranghi compatti il centrodestra: il candidato è Giulio Andreani. Con lui Forza Italia, Udc, An, Lega e Nuovo Psi.La Casa delle libertà è invece in difficoltà a Pistoia. Infatti An, Forza Italia e Lega sostengono la candidatura di Beppino Montalti, repubblicano, che nel ’98 fu eletto consigliere nella lista del sindaco uscente Lido Scarpetti appoggiato dal centrosinistra. Ma l’Udc – il partito nato dalla fusione di Ccd, Cdu e Democrazia europea – non ha gradito questa scelta e ha presentato l’ex consigliere regionale Iole Vannucci. La frattura nella Cdl non potrà che favorire il centrosinistra che si presenta unito e compatto – dalla Margherita a Di Pietro fino a Rifondazione comunista – sul diessino Renzo Berti, indicato come il probabile successore dell’uscente Scarpetti. Tra i comuni al voto – oltre la soglia dei quindicimila abitanti – ci sono anche Camaiore e Quarrata. Per quanto riguarda Camaiore dieci liste in competizione e quattro candidati a sindaco. I due protagonisti saranno, per il centrosinistra, Riccardo Cima sostenuto da Ds, Margherita, Rc e «Per Cima Sindaco» (composta da Comunisti italiani, Verdi e lista Di Pietro). E per il centrodestra, Giampaolo Bertola, che ha il supporto di quattro liste: Forza Italia, An, Lega e «Per Camaiore» (composta da Ccd e dal movimento «Caccia e Pesca»). A Quarrata lo scontro sarà tra il candidato del centrodestra Federico Gorbi (appoggiato da An, Forza Italia, Udc e Lega Nord), e tra quello del centrosinistra Sabrina Gori sostenuta da Margherita, Ds, Comunisti italiani e da una lista civica. Per questi due comuni, come anche per Lucca, Carrara e Pistoia possibilità – il 9 giugno – del turno di ballottaggio tra i due più votati al primo turno in caso nessuno dei candidati raggiunga la maggioranza assoluta.S. P.Dall’archivio

Mini test elettorale per la Toscana