Toscana

Energia: intesa Regione Toscana-Enel su geotermia e green economy

Il Protocollo guarda, con particolare attenzione, agli altri usi della geotermia legati all’utilizzo del calore, per sostenere la nascita di un vero e proprio indotto nel settore termico, con l’opportunità di nuovi insediamenti produttivi nelle aree geotermiche. Rispetto ai costi del calore esistenti, Enel Green Power si impegna a ridurre ulteriormente, fino al 20%, il prezzo di cessione del calore e a mettere a disposizione il proprio know how specifico in questa materia.

Il Protocollo sancisce inoltre il comune impegno per lo sviluppo della ricerca scientifica e dell’alta formazione nel campo dell’innovazione tecnologica nel settore geotermico sia termico, sia elettrico. In particolare, è prevista la creazione di un polo territoriale delle energie geotermiche che trasferisca know how e attivi progetti di ricerca e di alta specializzazione finalizzati alla creazione di Centri di Competenza, sia nei territori geotermici che nell’area sperimentale Enel di Livorno.

«Questo protocollo d’intesa – ha dichiarato Rossi – non è un punto di arrivo, ma lo start up della collaborazione con Enel a 360 gradi per lo sviluppo della ricerca, dell’imprenditoria e dell’occupazione di qualità a partire da territori che da tanti anni forniscono il calore per la produzione di energia elettrica. Vogliamo per prima cosa ridurre al minimo gli impatti ambientali attraverso nuove tecnologie capaci di unire efficienza produttiva e tutela ambientale. Allo stesso tempo vogliamo diversificare l’uso della geotermia guardando alla cosiddetta filiera del calore di cui parlerà più approfonditamente il prossimo Piano energia. Basta con l’essere contro la geotermia».

«Quest’anno la Toscana festeggia i 100 anni di vita della produzione industriale di elettricità dalla geotermia, un primato mondiale che pone il territorio ed Enel in una posizione di eccellenza tecnologica – ha dichiarato Conti -. Come Gruppo Enel abbiamo investito in Toscana, solo negli ultimi 10 anni, poco meno di 3 miliardi di euro, dando lavoro stabilmente a 3200 persone. Contiamo ora di investire, sino al 2017, oltre 850 milioni».