Toscana

Europa, niente accordo sulla Costituzione

Il miracolo non c’è stato. I lavori della Conferenza intergovernativa si sono chiusi senza un accordo. Nell’ultimo incontro gestito dall’Italia, tenutosi venerdì 12 e sabato 13 dicembre a Bruxelles, non si è riusciti a trovare un compromesso sul sistema di voto a doppia maggioranza (50% dei paesi membri e 60% della popolazione). Il negoziato ora passa alla presidenza irlandese.I motivi che hanno portato la presidenza italiana a non proseguire i lavori della Conferenza intergovernativa (Cig) sulla Costituzione europea e le decisioni che ne derivano sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa del presidente del Consiglio europeo Silvio Berlusconi, da quello della Commissione Romano Prodi e del Parlamento europeo Pat Cox. Nessun dubbio per quanto riguarda la firma del nuovo Trattato costituzionale della Ue che avverrà nella capitale italiana. Berlusconi ha infatti spiegato che non è «mai stata in discussione la firma del Trattato a Roma».A ribadire il «no» delle delegazioni dei Paesi presenti all’interno della Cig ad un accordo al ribasso, è stato anche il presidente della Commissione europea Romano Prodi che ha sottolineato come dal progetto per una carta costituzionale non si riparta da zero. «Abbiamo un progetto di Costituzione che la Convenzione ci ha lasciato, dobbiamo ripartire da questo», ha detto Prodi. L’Italia ha preannunciato la presentazione di una dichiarazione, altre delegazioni hanno reso noto di essere pronte a proporre un loro testo. Il Lussemburgo ha preparato una dichiarazione nella quale propone che, preso atto del mancato accordo in seno alla Conferenza intergovernativa, l’iniziativa torni ai paesi fondatori (Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo) dell’Europa.

Costituzione europea, vietato fallire