Toscana

FAMILY DAY, IN CONSIGLIO REGIONALE MANCA NUMERO LEGALE; CARRARESI: ERA INTERESSANTE SAPERE COME VOTAVA PD

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Marco Carraresi ritirerà la mozione sul Family day sulla quale oggi si è interrotto il Consiglio regionale, dopo che per due volte aveva chiesto la verifica del numero legale: “la manifestazione è in programma il 12 maggio e la prossima seduta ci sarà solo tre giorni dopo. Troppo tardi per decidere l’adesione dell’Assemblea Toscana”. Carraresi è stato “costretto” a chiedere il numero legale per due volte, e quando Nencini ha dichiarato chiusa la seduta in aula c’erano solo 16 consiglieri su 65. Il capogruppo dell’Udc non nasconde la sua amarezza: “dispiace che il Consiglio non abbia potuto esprimersi su un argomento così importante – ha aggiunto – e non si sia potuto sapere come si schierava il futuro Partito democratico”. Il tentativo, neppure tanto nascosto, dell’Udc era proprio quello di mettere in evidenza le differenze tra Margherita e Ds. Un’operazione che non è andata in porto anche per le assenze tra i banchi del centrodestra: “mi aspettavo più compattezza nella Cdl”, spiega ancora Carraresi: al momento della sospensione in aula c’erano il portavoce Alessandro Antichi e Marco Cellai (An). “Forse non era facile chiedere ai consiglieri di essere al proprio posto solo un’ora dopo l’approvazione della pdl 159 e il lungo ed estenuante dibattito che l’aveva proceduta”, conclude ancora amareggiato il presidente del gruppo Udc. Prima del ‘rompete le righe’ Fabrizio Mattei (Ds) aveva spiegato il voto contrario della Quercia sulla mozione dell’Udc sottolineando “come ormai l’appuntamento era diventato occasione di divisione e presentato da qualcuno, anche se non dagli organizzatori, come un appuntamento anti-dico”. (ANSA).

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