Toscana

FERROVIE, FIT-CISL: IL NUOVO ORARIO PENALIZZA FIRENZE; il 7 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE

La Cisl Regionale e la Fit-Cisl Toscana–Ferrovieri esprimono «forte preoccupazione rispetto al nuovo orario ferroviario, predisposto dalle F.S., che vede Firenze fortemente penalizzata, sia per i servizi Intercity che per i nuovi treni veloci».

«A partire dall’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, il 12 dicembre prossimo, – si legge in un comunicato della Fit Cisl – i circa 30 treni IC che attualmente fermano a Firenze, transiteranno dalle Stazioni di Firenze Rifredi e Firenze Campo Marte, senza che a tutt’oggi sia stata fatta informazione e siano state attrezzate ricettivamente le nuove fermate. Oltre quindi a mettere la stazione di Firenze S. Maria Novella in secondo piano, si creerà un notevole disagio ai viaggiatori che non troveranno i servizi igienici adeguati, la sala d’aspetto idonea, la logistica e i servizi accessori come taxi, bus, parcheggi non sufficienti alle aspettative. Oltretutto c’è una diretta ripercussione su molti pendolari, che utilizzano i treni Intercity per recarsi al lavoro, e anche sull’organizzazione del lavoro F.S., specialmente per quanto riguarda il personale di macchina e di bordo».

«Anche i nuovi treni veloci (T-biz) che partiranno da Milano alle ore 7.55 e 16.55 per Roma, e viceversa da Roma per Milano alle ore 6.25 e 18.05, collegando i due capoluoghi in 4 ore e 5 minuti, – prosegue il comunicato del Sindacato – faranno una sola fermata intermedia nella città di Bologna, saltando Firenze. Ancora una volta la Toscana e Firenze vengono snobbati dalla massima dirigenza delle Ferrovie, non si tiene conto di una città come Firenze, dei milioni di turisti che ogni anno affollano le sue mostre, i suoi musei e contribuiscono a far crescere il commercio e l’indotto».

Per denunciare questa situazione e «rilanciare lo sviluppo e un ruolo nazionale ferroviario per la Toscana», le organizzazioni sindacali regionali Cgil Cisl e Uil hanno proclamato un primo sciopero di 8 ore per il 7 dicembre. Inoltre, il 17 novembre 2005 si terrà una manifestazione a Roma e alla fine di novembre un’assemblea pubblica, con le istituzioni (Provincia e Comune di Firenze, Regione Toscana) «per riaffermare, sia sul piano degli insediamenti industriali ferroviari, sia sulle assunzioni, che la Toscana e Firenze hanno tutte le caratteristiche e le potenzialità per un trasporto efficiente e puntuale e per essere al centro dei processi innovativi e del trasporto sia a lunga percorrenza che locale».