Toscana

FILIPPINE, OPERATORI UMANITARI RAPITI: RICERCHE SI CONCENTRANO IN UN VILLAGGIO

“Il villaggio di Papikul è considerato la roccaforte di Abu Sayyaf a Jolo, un’isola tra le più pericolose nelle Filippine”: fonti della MISNA contattate nella città di Zamboanga, capoluogo dell’isola meridionale di Basilan, sottolineano che nella zona dove sono scomparsi i tre operatori della Croce Rossa i sequestri sono molto frequenti. Secondo le fonti, sembra che l’italiano Eugenio Vagni, lo svizzero Andrea Notter e la filippina Mary Jean Lacaba viaggiassero senza scorta, una circostanza che li avrebbe esposti a rischi particolari in una zona dove gli stranieri sono di norma accompagnati. Richard Gordon, il presidente della Croce Rossa delle Filippine, ha detto alla MISNA che le ricerche coordinate dall’esercito si sono concentrate nell’area di Papikul, in una zona montuosa dell’entroterra di Jolo. Le fonti di Zamboanga ricordano che in passato Abu Sayyaf è stato più volte oggetto di accuse che si sono rivelate frettolose o addirittura infondate; in settembre nella vicina Basilan erano state sequestrate due cooperanti filippine, per le quali era stato poi chiesto un riscatto. “I rapimenti di oggi sono avvenuti in una zona a grande maggioranza musulmana – dicono ancora alla MISNA – ma non hanno alcuna motivazione religiosa: da queste parti, i rapimenti degli stranieri si fanno a scopo di estorsione”.Misna