Toscana

FIRENZE. MEETING DIRITTI UMANI: ROSSI, CHI NASCE QUI SIA CITTADINO ITALIANO

(ASCA) -  “Io penso che chi nasce in questo paese deve essere fratello d’Italia, dobbiamo riconoscere che chi nasce qui è cittadino italiano”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nell’intervento tenuto di fronte agli 8 mila ragazzi che hanno partecipato al PalaMandela al Meeting dei Diritti Umani organizzato dall’amministrazione regionale. “In Toscana – ha detto Rossi – sono 33.000 i bambini che nascono ogni anno, e almeno 8000 sono figli di genitori stranieri. Ma nascono qui e fino a 18 anni non diventano italiani. Sono vostri compagni di scuola ed è ingiusto che debbano aspettare per diventare fratelli d’Italia. Questo farebbe bene anche al vostro futuro. C’é una proposta di legge per riconoscere questo diritto, ditelo ai vostri genitori e ai vostri compagni che hanno 18 anni di firmare perché sia presentata e approvata. La nostra speranza – ha detto ancora il governatore – è che insieme alle merci e ai capitali anche gli uomini si possano muovere liberamente su tutta la terra, oggi, nel vostro secolo”. “Nel breve tratto di mare tra la Tunisia, la Libia e le nostre coste, un tratto tra i più sorvegliati al mondo – ha ricordato – sono morti quest’anno, dicono, 2000 persone e migliaia sono sepolti dalle acque, di coloro che hanno cercato di raggiungere il nostro paese per costruirsi un futuro. Anche Ammar era arrivato dalla Tunisia a Firenze per questo. Nel febbraio del 2009 non aveva esitato a tuffarsi in Arno per salvare una donna che aveva tentato il suicidio. Poi, osannato ma clandestino, per tutto ringraziamento è stato riaccompagnato alla frontiera. Non è giusto – ha concluso – Le cose devono cambiare”.