Toscana

FISICHELLA: RISPETTO E LIBERTÀ RELIGIOSA PER EVITARE LO SCONTRO TRA CIVILTÀ

“Rispetto dell’altro” e “libertà religiosa” praticata da tutti i credi, perché i popoli possano vivere accanto “nella complementarietà e non nella competizione”. Questa la strada praticabile, secondo mons. mons. Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense, per scongiurare i rischi di un possibile “scontro tra civiltà”, come profetizzato invece dallo statunitense Samuel P. Huntington, geopolitico della Harvard University, invitato in questi giorni in Italia dall’Istituto Niels Stensen di Firenze. Entrambi hanno partecipato ieri sera, a Palazzo Vecchio, ad un dibattito pubblico sul tema “La pace, la guerra, le civiltà – Geopolitiche a confronto”, insieme ad Ezio Mauro, direttore di “La Repubblica” e al sindaco di Firenze Leonardo Dominici.

Nel rapporto tra cristianesimo ed islam, ha osservato mons. Fisichella, “si è passati da uno stadio di indifferenza al confronto che verifica la differenza. Ma la Chiesa cattolica ha saputo comprendere l’importanza del dialogo e della libertà religiosa”. “Nella misura in cui anche le altre religioni seguiranno la via del rispetto e della libertà religiosa – ha affermato -, allora si potranno diradare le nebbie del conflitto. Ma lo scontro non è ciò vedo nell’immediato, né la soluzione ai problemi”. A suo parere “è illusorio condividere la tesi secondo cui solo se le religioni si secolarizzano si salvano e si hanno rapporti di buon vicinato. E’ vero l’opposto: si salvano solo se rimangono se stesse e se non ci sarà un livellamento, perché le religioni non sono uguali”.

Mons. Fisichella ha poi fatto una distinzione tra il principio di “tolleranza” (“una categoria che non ci appartiene perché tende ad uniformare”) e il “rispetto”, che “pone domande sulla verità e permette di focalizzare il senso dell’agire personale”. Ai cattolici viene chiesto quindi “il compito peculiare di evitare di camminare da soli: Ogni sforzo va fatto perché i popoli possano vivere l’un l’altro nella complementarietà e non nella competizione. E’ una strada difficile ma potrebbe dimostrarsi vincente”. A conclusione del confronto Samuel Huntington ha ribadito “l’importanza di conservare le differenze per evitare le escalation di scontri globali tra civiltà e trovare una migliore e mutua comprensione tra le civiltà. I Paesi ricchi dovrebbero imparare ad essere coinvolti nelle questioni che interessano le altre civiltà, e questo vale soprattutto per gli Usa”.Sir