Toscana

FONDO NON AUTOSUFFICIENZA, INTESA TRA REGIONE E PARTI SOCIALI

Nessun prelievo fiscale aggiuntivo nel 2008 e nel 2009, domiciliarità come scelta strategica e prioritaria, superamento delle liste di attesa per gli inserimenti nelle RSA entro il 2010, erogazione di un sostegno economico alla famiglia per il lavoro di cura dell’assistente familiare. Sono questi i punti più importanti dell’intesa siglata stamattina dal presidente della Regione Claudio Martini e dall’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori per l’assistenza continuativa alla persona non autosufficiente o, più comunemente, fondo regionale per la non autosufficienza. «Un passo avanti importante, che da continuità e concretezza all’impegno che abbiamo assunto nei confronti della popolazione toscana», ha commentato l’assessore Salvadori. Poi ha aggiunto: «Il cammino proseguirà con intensità per tutto il 2008, fino al compimento definitivo del progetto nel 2010, per dare una risposta definitiva a 40mila anziani non autosufficienti gravi. Per il 2008 e 2009 le risorse aggiuntive, ovvero quelle disponibili oltre a quelle già stanziate dal fondo sanitario e dagli locali, ammontano a circa 50 milioni di euro l’anno».Vediamo i punti principali che caratterizzano l’intesa, prologo alla legge che istituirà il fondo e la cui proposta dovrebbe essere presentata in giunta nel mese di maggio.Prestazioni. Grazie al fondo saranno garantite: l’assistenza domiciliare integrata, gli interventi di sostegno e di sollievo diretti sia alla persona non autosufficiente che ai propri familiari, il supporto necessario (finanziario) per consentire l’emersione degli assistenti familiari (o badanti), il superamento delle liste di attesa per l’inserimento nelle RSA entro il 2010 attraverso il potenziamento dei ricoveri temporanei e di sollievo nelle RSA e l’inserimento nei Centri Diurni oltre che un forte sviluppo dei servizi territoriali domiciliari. Accesso alle prestazioni. Dipende dalla gravità del bisogno della persona. Ogni area territoriale toscana sarà dotata di uno sportello o punto unico, gestito da un operatore qualificato, dove i familiari della persona che ha bisogno di aiuto potranno rivolgersi. L’operatore compila una scheda in cui viene segnalato il bisogno assistenziale e attiva immediatamente i primi interventi assistenziali. A questo punto entra in gioco l’UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare), ovvero una equipe di esperti (MMG, Infermieri, assistenti sociali, operatori di distretto) che valuta le condizioni di bisogno dell’assistito e definisce il PAP (Progetto Assistenziale Personalizzato) ovvero il pacchetto di prestazioni più appropriato in relazione alle condizioni dell’assistito. Al PAP dovrà essere dato l’assenso da parte di quest’ultimo e/o dei familiari. Viene individuato il responsabile del PAP, che avrà il compito di seguirne l’attuazione in ogni sua fase e di fungere da referente nei confronti dell’assistito e dei familiari. Entro 30 giorni dalla presentazione della domanda viene garantito l’avvio del percorso assistenziale più appropriato.Ruolo delle SdS. Alle Società della Salute spetterà un ruolo strategico sia nella programmazione e realizzazione del sistema integrato dei servizi a livello territoriale che nella gestione del fondo stesso.Alimentazione del fondo. Le risorse arriveranno da quote del Fondo sanitario, del Fondo regionale assistenza sociale, dai trasferimenti del Fondo Nazionale per la non autosufficienza, da risorse proprie della Regione e dalle quote messe a disposizione dai vari Comuni. Per il 2008 ed il 2009 non verranno richieste tasse aggiuntive ai cittadini; per il 2010, verificate le disponibilità nazionali, regionali e degli enti locali, verrà fatta un’attenta valutazione degli strumenti da attivare per garantire la continuità del fondo e l’erogazione dei servizi. Attivazione graduale. Gli interventi previsti dal progetto dovranno partire a regime non oltre il terzo trimestre del 2008 con una estensione progressiva nel biennio 2009-2010 arrivando ad includere anche le persone disabili minori e adulti.Formazione e monitoraggio. Tutti gli operatori dei servizi pubblici e di quelli convenzionati verranno adeguatamente formati e verrà inoltre sviluppato un sistema informativo specifico che servirà per monitorare gli interventi e gestire il fondo. (cs-Federico Taverniti)