Toscana

FUSCAGNI (PDL): “TROPPA PRESSIONE FISCALE SULLE FAMIGLIE. LA REGIONE FACCIA QUALCOSA”

Pressione fiscale da record. La denuncia arriva da Stefania Fuscagni, portavoce dell’opposizione in consiglio regionale. «Dal primo luglio prossimo la Regione Lombardia applicherà il fattore famiglia per dare una boccata d’ossigeno alle famiglie di quella regione; la Toscana prenda esempio, perché i dati dell’Osservatorio regionale sul federalismo fiscale ci dicono che la pressione tributaria per le famiglie toscane sta davvero toccando il livello di guardia». Così la consigliera regionale Pdl, prima firmataria di un’interrogazione urgente alla giunta toscana sottoscritta da tutti i Consiglieri regionali del Pdl e della Lega Nord. «I numeri parlano chiaro: dal primo gennaio 2012 – illustra Fuscagni – l’addizione regionale Irpef è passata dallo 0,9% all’1,23%. Ciò significa che mediamente, nel 2012, ogni famiglia toscana dovrà pagare 117 euro in più, con una variazione che oscillerà da un aumento di 34 euro fino a 239 euro. Chi pagava 94 euro di valore medio addizionale pagherà 128 euro; chi pagava 200 euro pagherà 273 euro; chi pagava 273 euro pagherà 373 euro; chi pagava 381 euro pagherà 521 euro; chi pagava 653 euro pagherà 893 euro. Non solo: dal 2013 la Regione Toscana ha previsto per i ceti medi un ulteriore aumento dell’aliquota». «All’Irpef con addizionale inasprita – prosegue Fuscagni esponendo i contenuti dell’interrogazione partita su sua iniziativa – si somma l’Imu, che colpisce i ceti medio bassi e rappresenta per i ceti medi, che con i sacrifici propri o della propria famiglia hanno una seconda casa, una vera e propria stangata. C’è poi l’Iva che, così come prevede il decreto Salva Italia del governo Monti, potrebbe essere incrementata di 1 punto percentuale sia sull’aliquota del 21% che su quella del 10%. Se dal primo ottobre si dovesse applicare anche questa misura, mediamente ciò peserebbe per circa 450 euro a famiglia».

Insomma siamo davvero oltre il livello di guardia: «Per questo – afferma ancora Fuscagni – crediamo che non servano dichiarazioni di principio, ma azioni concrete. Abbiamo chiesto alla Regione Toscana di dare un sostegno diretto alle famiglie tramite l’applicazione del “fattore famiglia” e una serie di agevolazioni dirette ed indirette come il buono scuola, il buono bebè, il sistema “dote” sostenute anche tramite l’utilizzo delle risorse recuperate dalla lotta all’evasione. Il centrodestra – conclude Fuscagni – ha dimostrato compattezza e concretezza in un tema per noi prioritario. Siamo disposti a riaprire un confronto con la maggioranza, ma a questo punto vorremmo sapere se la giunta sia o meno disposta a cambiare radicalmente il suo approccio in tema di politiche familiari. La risposta a questa interrogazione ci dirà se esiste disponibilità vera, oppure se la Toscana vuol continuare ad essere Regione “no family”».