Toscana

Filigrane: I giovani? Una generazione affascinante

I giovani di oggi? «Sono una generazione affascinante, una somma di caratteri anche molto contraddittori tra loro». Così l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori ha commentato la ricerca IARD, durante la conferenza stampa di presentazione di «Filigrane 2009», che si svolge il 19 e 20 novembre al Saschall a Firenze. Dall’affresco che viene fuori dall’indagine sulla condizione giovanile in Toscana stata fatta su un campione di 600 giovani, sotto i 34 anni vengono fuori dati interessanti. Innanzitutto i giovani hanno meno fiducia in generale e sono più individualisti. Hanno però più voglia di partecipare e di essere protagonisti. Mostrano maggior interesse per la politica ma non si fidano di banche, tv e giornali. «Sono dati sui quali riflettere – ha aggiunto Salvadori –. Accanto all’inquietudine e all’incertezza, causati da un notevole abbassamento della fiducia negli altri, si scopre il recupero della voglia di protagonismo, di partecipare, di contare. Anche di fare politica. Da un lato dicono di non aver molta voglia di impegnarsi socialmente mentre dall’altro salta fuori il desiderio di dedicarsi al volontariato, al proprio territorio. Inoltre non sono così tele-dipendenti: i giovani toscani sembrano non subirla, la tv». Secondo l’assessore i dati della ricerca offrono spunti interessanti per chi deve prendere le decisioni. «I giovani vanno messi al centro delle strategie politiche.

Alla fine della due giorni del Saschall, i ragazzi e le ragazze presenteranno un documento che conterrà tutta una serie di proposte per la società toscana». Due giorni che chiudono una prima fase, con l’obiettivo di rilanciarne una seconda. «Facciamo il bilancio del primo anno di attività di Filigrane – ha confermato Salvadori –. Ho avuto modo di vedere tanti dei ragazzi impegnati nei 143 progetti realizzati attraverso Filigrane e posso confermare che i progetti partoriti sono stati interessantissimi, ideati e curati con una passione insospettabile. E non si tratta di poche centinaia di ragazzi, ma di alcune migliaia. Credo sia arrivato il momento di uscire dallo stereotipo e dall’ovvietà del giovane sballato o avvolto nel disagio. Il giovane che ho avuto modo di vedere all’opera – ha concluso – è una persona creativa, motivata, positiva. Piena di complessità. Noi adulti dobbiamo avere il coraggio di accompagnare il loro percorso di crescita, senza porci come quelli che possono soltanto insegnare, facendogli calare le cose dall’alto».

Il livello di fiducia. È in generale calo. Ad esempio nei confronti delle banche 10 anni prima era al 59%, adesso è al 24. Idem per la tv: quella pubblica passa dal 53% al 23, quella privata dal 47% al 23. I giornali passano dal 51 al 36%, gli industriali dal 48 al 38%.

Rapporti sociali. Giù anche l’amicizia che dall’83% scende al 67. Mantengono valori alti la famiglia (da 89 a 80), l’amore (82-76), la libertà (77-79). Scende la cultura (42- 37). Stabili ma molto basse la religione (11-12) e l’impegno sociale (21-19). La voglia di impegno politico sale dal 3 al 16%.

Soddisfazione di sé e della vita. I giovani sembrano essere più tranquilli psicologicamente (da 20 a 25), meno soddisfatti degli amici (48-39), più capaci di prendere decisioni (18-26) e di concentrarsi (15-23), hanno un miglior rapporto con gli insegnanti (8-15).In Toscana si vive bene. Lo sostengono l’85% degli intervistati (contro l’89 del ’99). Il 78% ritiene inoltre i toscani tolleranti (contro il 73). Secondo il 7% in più (57-50) ci sono più opportunità di lavoro e secondo il 18% in più (60-42) i servizi pubblici funzionano.

Una volta la settimana. Diminuiscono quelli che dichiarano di ubriacarsi (da 43 a 12) ma anche quelli che fanno sport (da 40 a 12) o vanno al cinema (17-7). Aumentano invece quelli che vanno a casa da amici (17-29) o che ci passano il tempo sul classico ‘muretto’ (13-24). In leggero aumento anche quelli che comprano libri (8-12).

Partecipazione. In calo quella ad associazioni sportive (da 45 a 62). In aumento invece quella a partiti e sindacati (68-95), organizzazioni impegnate nella difesa dell’ambiente (78-9 3), band e gruppi musicali (76-86), organizzazioni per la difesa dei diritti o umanitarie (73-97), associazioni di volontariato (67-85) e culturali (60-82).

Due documenti: «Giotto» e «L’Utopia è realizzabile»«Filigrane 2009. Giovani connessioni di comunità» è il titolo scelto per la due giorni (19 e 20 novembre), che si tiene al Saschall e in altri luoghi di Firenze. Ci sono personaggi del mondo del cinema e della musica, in grado di attirare l’attenzione dei ragazzi. Spazio anche per il confronto con esponenti del mondo politico, come il presidente della Regione Claudio Martini, gli assessori Enrico Rossi e Gianni Salvadori. Interviene anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il 20 novembre al Saschall si tiene la prima Conferenza regionale sulle politiche giovanili. «Stati Giovanili 2009» è il momento centrale della manifestazione, quello in cui i protagonisti dell’evento, i giovani, possono confrontarsi ed aprire un dialogo con istituzioni ed esperti per verificare e riprogrammare le politiche che li riguardano da vicino. Gli Stati generali si concludono con la voce dei giovani primi firmatari del documento «L’Utopia è realizzabile. I sogni ce li mettiamo noi, la politica ci metta il coraggio». Sempre il 20 novembre, alle 17, Paolo Ruffini e il presidente Claudio Martini nel faccia a faccia «Fili e grane. Colloquio sul futuro», in cui punti di vista diversi cercheranno di affrontare i dubbi, le preoccupazioni e le perplessità che caratterizzano il mondo dei giovani. Nel corso della due giorni viene presentato anche «Giotto», un documento tecnico contenente alcuni fondamentali orientamenti alla progettazione per e con i giovani toscani. Il Documento ha l’obiettivo di articolare e implementare gli indirizzi della Regione in tema di politiche giovanili, nonché di arricchire il quadro degli indirizzi con alcuni orientamenti per la progettazione e la realizzazione degli interventi.

Simone Pitossi