Toscana

Finanziaria regionale 2014: via libera a maggioranza dal Consiglio

Via libera al Dpef 2014. Il Documento di programmazione economica e finanziaria per l’anno 2014 è stato votato a maggioranza dall’Aula di Palazzo Panciatichi. La proposta di risoluzione, così adottata, conferma l’impegno ad avviare, già nel corso del prossimo anno, grazie allo stanziamento di 82 milioni di euro, la gestione del nuovo ciclo di programmazione UE, in attesa della definitiva approvazione dei Programmi operativi regionali (POR), del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020.

Tali risorse consentiranno di mantenere un elevato target di spesa nella fase di passaggio tra la fine dell’attuale ciclo di programmazione e quello successivo, concentrando le priorità, tra le altre, sugli interventi di difesa del suolo e messa in sicurezza idraulica del territorio regionale, sulla continuità dei servizi garantiti dai centri per l’impiego, sul sostegno al lavoro e all’istruzione. La risoluzione esprime apprezzamento anche sulle priorità di intervento, che puntano a coniugare gli obiettivi della crescita e della coesione sociale, e sulle priorità di spesa, tese a rafforzare le politiche di sostegno alle parti più fragili della società, attraverso il rifinanziamento del cosiddetto «pacchetto famiglia» e nelle misure già attivate relative al prestito sociale, a sostegno dell’occupazione e per contrastare il disagio abitativo.

A tutto questo si aggiunge lo sforzo per favorire la creazione di impresa e supportare i nuovi imprenditori, con misure di semplificazione normativa e interventi di formazione all’imprenditorialità, oltre a sostenere il sistema produttivo sul versante dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della crescita dimensionale, dell’accesso al credito e del microcredito. Sono, infine, viste con favore la conferma al livello attuale della spesa per la cultura, gli interventi a favore del diritto allo studio universitario, le azioni per garantire l’accesso generalizzato alla scuola materna e il proseguimento del «Progetto GiovaniSì» e la prosecuzione dello sforzo di revisione del modello organizzativo del sistema sanitario finalizzato ad una maggiore omogeneità delle procedure e dei livelli di servizio, alla ulteriore razionalizzazione, alla garanzia di tempi certi per il pagamento dei fornitori di beni e servizi.

«Ad una crisi che, nonostante la presenza di alcuni segnali di ripresa economica, si rivela ancora con un impatto sociale straordinario, abbiamo risposto con misure straordinarie: per la famiglia e la coesione sociale e per la crescita, risparmiando ma trovando anche le risorse necessarie per nuovi investimenti. E tutto questo senza aumentare le tasse ai cittadini: anzi, in molti casi rendendole per le imprese più leggere». Parte da qui l’assessore della Toscana Vittorio Bugli per spiegare la proposta di bilancio e la finanziaria 2014. Non era scontato. L’assessore ricorda infatti come la manovra portata in aula, oltre alla straordinarietà del momento, ha dovuto necessariamente tenere conto dei tagli che ci sono stati: 500 milioni in meno l’anno dal 2011, a cui si aggiunge l’8 per cento tolto alla sanità dal 2010 ad oggi. A conti fatti l’anno prossimo la Regione Toscana potrà spendere un po’ meno di 9 miliardi, 300 milioni in meno dell’anno scorso: 6 miliardi e 600 milioni è da sola la spesa per la sanità. C’è poi un problema legato ai fondi europei, quelli per l’economia e il sociale. Si è chiuso un ciclo e le risorse per la programmazione per i prossimi sette anni arriveranno non prima della fine del 2014. Così la Regione, in parte, ha deciso di anticiparle di tasca propria. «Abbiamo retto – sottolinea Bugli – mantenendo inalterato il nostro sistema di welfare, senza aumentare le tasse e risparmiando risorse significative con un’attenta e razionale spending review su risorse e affitti. Ma abbiamo anche provato a fare qualcosa di nuovo: aumentando gli investimenti e mettendo in campo provvedimenti innovativi».