Toscana

Firenze, dialoghi di civiltà tra Oriente e Occidente

La Comunità di Sant’Egidio lavora da molti anni per favorire l’incontro e la conoscenza reciproca tra le culture e le fedi. È un impegno che va perseguito con determinazione, soprattutto in questa fase complessa della vicenda umana, di fronte alla quale ci si interroga su quali siano gli spazi e i modi per una nuova convivenza tra le civiltà. Gli echi globali delle guerre irrisolte, le crescenti dimensioni del fenomeno migratorio con la presenza di nuovi cittadini europei di lontana provenienza ed i violenti mutamenti in atto nelle società mediorientali, solo per limitarsi ai fatti di cronaca, diventano un pressante interrogativo su come costruire un futuro comune a partire da storie differenti, mentre l’accorciarsi delle distanze geografiche e culturali tra i popoli necessita di un’articolata riflessione su chi sia «l’altro» per ciascuno di noi.

In questo spirito e nel quadro dei vari tentativi di risposta nel nostro tempo, si inserisce il convegno internazionale «Oriente e Occidente: dialoghi di civiltà», che si svolgerà l’8 e 9 giugno 2015 a Firenze, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con l’Università islamica di Al-Azhar del Cairo. Ne è copromotore il Comune di Firenze.

La prestigiosa università islamica di Al-Azhar, millenario e autorevole centro di studi teologici del mondo musulmano, sarà rappresentata dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Muhammad Al-Tayyeb. Egli rappresenta, come noto, la massima autorità dell’Islam sunnita e prenderà la parola al convegno di Firenze nel corso di quella che è la sua prima visita ufficiale in Occidente.

Il convegno si articolerà in un’introduzione e tre sessioni, divise tra il pomeriggio dell’8 giugno e la mattina del 9, e vedrà coinvolte eminenti personalità della cultura in rappresentanza dei molteplici volti dell’Occidente e dell’Oriente.

Tantissime le personalità che arriveranno dall’oriente: tra di loro (oltre al Grand Imam Al-Tayyeb) anche Abdallahi Boye, Presidente del «Forum for Promoting Peace in Muslim Societies», Mauritania; Principe Ghazi bin Muhammad bin Talal, Consigliere Speciale di Abdullah II, Re di Giordania; Abdullah Omar M. Nasseef, ex Segretario generale della Lega Mondiale Islamica; Muhammad Quraish Shihab, ex Ministro degli Affari Religiosi, Indonesia; Abdelrahman El Zahab, ex Presidente della Repubblica del Sudan e presidente del Consiglio di amministrazione della «Islamic Dawa Organization»;  Mahmoud Hamdy Aly Zakzouk, ex Ministro degli «Awqaf» e predicatore islamico, Egitto; Ibrahim Saleh Al-Hussaini, Presidente dell’Assemblea dei Musulmani in Nigeria; Abu Lubabah al-Tahir, pofessore negli Emirati Arabi; Ahmed Abdelaziz Al Haddad, Direttore dell’Ufficio «Fatwa Management» del Grand Muftì di Dubai; Kaltham Omar Obaid Almajid, Assistente presso l’Istituto mondiale di Studi islamici; Mohammed Esslimani, Teologo islamico, Algeria;  Tarek Mitri, direttore del «I.F. Institute» presso l’«American University» di Beirut, Libano; Radwan el Sayyid, professore di Studi Islamici, Univerità del Libano.

Dall’occidente: Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio; Romano ProdiDario NardellaManuel Castells (Spagna), lo storico Alexandre Adler (Francia); Olivier Roy, Orientalista all’Istituto Universitario Europeo; Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio; mons. Vittorio Ianari, Comunità di Sant’Egidio.

Il programma prevede l’apertura lunedì 8 giugno alle 16 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con il Grand Imam Al-Tayyib e Andrea Ricccardi. Martedì 9 giugno, i lavori proseguono dalle 9,30 in Palazzo Medici Riccardi, Sala Luca Giordano.