Toscana

Firenze: morto giovane rider, sindaco Nardella “è ennesimo caduto sul lavoro”

“Ieri sera in città si è consumata una tragedia. Un giovane rider di 26 anni è morto travolto da un’auto mentre viaggiava in scooter per fare una consegna. Le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente e le responsabilità, ma intanto abbiamo una famiglia disperata e una comunità in lutto”. Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella commentando la morte avvenuta ieri sera di un giovane che stava effettuando una consegna.

“È l’ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno,  Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini.

Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti – scrive ancora il sindaco -. Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Una corsa contro il tempo per soddisfare il cliente. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita. Tutto questo è abominevole. Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio”.

Nardella conclude chiedendo che “Il Parlamento appena insediato approvi immediatamente una norma a tutela di questi “nuovi” lavori e di questi giovani disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo. Dimostri di avere a cuore il valore del lavoro, delle relazioni sociali, della vita”.

Intanto la Cgil ha proclamato uno sciopero di 24 ore, mercoledì 5 ottobre, di tutti i raider di Firenze.