Toscana

Firenze. 40 sigle a Prefetto: circolari sui migranti sono incostituzionali

Due provvedimenti, scrivono le sigle, che «di fatto limitano i diritti e la libertà di movimento dei migranti». Misure che definiscono «poliziesche» e «prive di qualsiasi sostegno giuridico». Tutto ciò, «che ben si inquadra nel clima di ostilità ai migranti alimentato dalle parole e dagli atti del ministro degli Interni Matteo Salvini, va contrastato con decisione da quanti hanno a cuore lo spirito e la lettera della Costituzione», è scritto nella missava. Il rientro nei centri alle 20 (per starci fino alle 8 del mattino seguente), infatti, «ferisce la dignità delle persone accolte ed è di ostacolo ai percorsi di inclusione sociale che hanno avviato, ponendole in una situazione di isolamento, in evidente contrasto con le normative europea e nazionale al riguardo». Inoltre «é estremamente preoccupante anche l’altra nota con cui si chiede ai gestori di disporre che i pacchi indirizzati agli ospiti dei centri siano aperti alla presenza degli operatori. Un diritto fondamentale del genere, definito in primo luogo dalla Costituzione all’articolo 15, può essere limitato solo per via legislativa in presenza di gravi esigenze».

I firmatari ricordano anche l’incontro avuto con Lega lo scorso 29 ottobre. Lì il prefetto «si è impegnata a farci avere per mail quanto prima la documentazione richiesta». Mail arrivata il 5 novembre, «con due riferimenti: il decreto legislativo 145/2015, già noto, dove non si specifica in alcun modo la fascia oraria notturna e il decreto 3030 del 16 settembre 2004. Quest’ultimo tuttavia non può essere portato a sostegno delle note prefettizie, dal momento che si tratta di un decreto abrogato sui Cie». Per questo «constatata l’assenza di qualsiasi sostegno giuridico e confermate le critiche di incostituzionalità già mosse, chiediamo al prefetto l’immediata revoca dei provvedimenti».