Toscana

Firenze. Nardella: variante di Castello è lo sblocca tutto, stadio e pista

La nuova Mercafir, il 2.0 del più mercato alimentare più importante di Firenze, si trasformerà anche «in una cittadella del cibo e della qualità della vita». Lo ha annunciato ieri il sindaco Dario Nardella presentando la variante urbanistica su Castello, adottata dalla giunta all’unanimità. I 15 ettari intercettati dal Comune per il trasferimento dei grossisti, in sostanza, «non saranno solo la somma dei capannoni e un polo logistico per le merci, ma anche un luogo da vivere e frequentare». Il presidente di Mercafir, Giacomo Lucibello, «è già al lavoro su questo concept», assicura il primo cittadino.

Palazzo Vecchio, poi, sull’area che Toscana aeroporti, la società che gestisce gli scali di Firenze e Peretola, sta acquistando da Unipol (il contratto preliminare, da 75 milioni per 123 ettari è già stato sottoscritto dalle parti in causa), conferma per intero gli 80 ettari del parco della Piana. «Sarà il perno centrale» della variante, spiega Nardella che aggiunge: «Non si tratta solo si elemento compensativo» al carico infrastrutturale, «ma un vero e proprio polmone verde della città». Un vero e proprio «parco urbano, da vivere da famiglie e bambini. Il più grande parco urbano di Firenze».

Un parco urbano collegato con i poli previsti dalla variante: i 47.500 metri quadrati di residenziale (di cui 5.000 per alloggi popolari), anche a supporto della scuola marescialli; la studentato che servirà il polo universitario di Sesto Fiorentino; la Mercafir, appunto, ma anche i 27.000 metri quadrati previsti per il commerciale e l’area a nord dedicata al mondo dell’artigianato e delle imprese, che si integrerà con l’area industriale di Sesto Fiorentino «dando l’opportunità alle aziende di investire e aprire».

Il tutto attraverso quello che l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Bettarini, definisce il «corridoio infrastrutturale». Castello, infatti, «sarà collegato con l’aeroporto. Con la ferrovia, visto che Fs ci conferma che realizzerà la fermata Guidoni. C’è poi la tramvia, con la fermata Castello e la connessione con l’autostrada A11 e A1. È prevista, infine, anche la realizzazione di una pista ciclabile».

Altro aspetto su cui punta molto Dario Nardella sono i nuovi volumi fissati dalla variante: nel vecchio piano urbanistico esecutivo (Pue) «erano previsti 352.000 metri quadrati edificabili. Ora ne sono concessi 188.744, dunque il 46% in meno. In questo modo abbiamo fatto una scelta nel segno della sostenibilità ambientale, affrontando la sfida del consumo di suolo e della speculazione edilizia».

Questo «complessivo quadro di riqualificazione non comporta rispetto al passato nessun significativo aumento dei volumi commerciali», assicura Nardella, che aggiunge: «Noi come Comune seguiremo con scrupolosa attenzione che lo sviluppo delle attività commerciali non danneggi la rete di distribuzione di vicinato del quartiere 5». Una promessa confermata anche da Bettarini: «In quei 27.000 metri quadrati non è prevista la realizzazioni di centri commerciali».

Nardella: Non ci risulta stop a nuova pista di Peretola. Sulla realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze «ad oggi non abbiamo elementi per ritenere che si debba interrompere la procedura amministrativa, prevista dalle leggi primarie e secondarie dell’ordinamento giuridico italiano. A noi non è pervenuto alcun elemento concreto, diretto o indiretto, che ci possa far pensare che l’iter si blocchi», ha spiegato il sindaco di Firenze nel corso della conferenza stampa. In questa fase, al netto dei ricorsi al Tar toscano presentati dai Comuni di Prato, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, «lavoriamo sugli atti approvati, visto che fino qui l’aeroporto ha avuto tutti dichi verdi».

Nardella ha anche parlato dei problemi relativi all’ultimazione delle due linee tranviarie: «Mi è stato riferito dal presidente del consorzio Tram spa», Fabrizio Bartaloni, «che comincia a sbloccarsi la questione bancaria collegata alle aziende della linea 2». Il riferimento è alle criticità denunciate contro Grandi Lavori Fincosit, l’impresa esecutrice dell’opera, dalle ditte subappaltatrici. La soluzione che starebbe tentando di praticare Tram spa, come spiegato in Consiglio comunale dall’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, sarebbe quella di pagare direttamente le cinque ditte in questione ottenuta una delega ad hoc da Fincosit.

Sei mesi alla Fiorentina per il progetto definitivo. L’adozione della variante urbanistica su Castello «è la delibera sblocca tutto», ha sottolineato Dario Nardella. «Così si dà sostanzialmente un ulteriore via libera, definitivo, al masterplan dell’aeroporto, perché la variante tiene conto del piano di rischio, quindi di quei criteri per l’edificabilità indicati da Enac». Inoltre «è anche il via libera definitivo alla realizzazione dello stadio e della nuova Mercafir», un’operazione collegata ma autonoma rispetto alla costruzione dell’impianto sportivo e della sua cittadella commerciale (visto che il mercato si dovrà spostare per far posto al nuovo “catino” viola), «che quindi porteremo in fondo a prescindere dalle tempistiche legate allo stadio», assicura il primo cittadino. Nardella, quindi, ha focalizzato il suo ragionamento sullo stadio. Partendo dalla conferma formale di una scelta annunciata nei mesi scorsi: la giunta, con delibera, ha concesso alla Fiorentina una ulteriore proroga per la presentazione del progetto definitivo e il collegato piano economico-finanziario.

La società gigliata avrà tempo fino al 31 dicembre 2018. Sei mesi, in pratica, «gli stessi richiesti da Fiorentina», spiega il sindaco. Che qui rivela il contenuto di una lettera che la società ha inviato al Comune a cavallo tra novembre e dicembre 2017. Sei mesi, spiega Nardella leggendo la missiva in cui sono riportate le richieste del club, che scatteranno «una volta definita la Via sull’aeroporto e una volta adottata la variante per la nuova posizione della Mercafir».

Sistemati i due tasselli mancanti, quindi, Nardella ha annunciato: «Ho il piacere di comunicare oggi che Fiorentina può finalmente fare il progetto definitivo, nei tempi che ci ha indicato. E non abbiamo motivo di ritenere che Fiorentina contravvenga ad un termine che essa stessa ci ha indicato». Anche perché, conclude, «ho piena fiducia nella famiglia Della Valle, imprenditori e persone competenti e capaci come hanno sempre dimostrato».