Toscana

Francigena in Toscana: tutte le novità sul percorso

<Se posso suggerirvi un titolo, non parlerei di evento ma di inizio; non direi che domani viene inaugurata, ma che “inizia” la Via Francigena toscana>. Con queste parole il presidente della Regione Enrico Rossi ha presentato alla stampa, assieme all’assessore al turismo Sara Nocentini, il programma della giornata lucchese che domani, sabato 21 giugno, alla presenza del ministro Dario Franceschini, segnerà il <taglio del nastro> ufficiale dell’intero tratto toscano dell’antico itinerario di pellegrinaggio, completamente messo in sicurezza anche se ­– ha precisato lo stesso Rossi – ulteriori miglioramenti saranno sempre possibili.

Con le ultime quattro tappe di cui è stata terminata la sistemazione – le tre che da Avenza di Carrara conducono fino ad Altopascio, attraverso la zona più urbanizzata dell’intero percorso toscano, e quella tra Siena e Ponte d’Arbia – viene così a completarsi nei tempi previsti l’opera avviata quattro anni fa, all’inizio della legislatura regionale, e che ne ha rappresentato il <fiore all’occhiello> soprattutto sul versante della promozione di territori e centri storici forse meno noti ma sempre di grande interesse. A suggerire a Rossi di completare il lavoro sulla Francigena, come ha ricordato lo stesso presidente, fu Romano Prodi, che da premier aveva avviato assieme al ministro Rutelli il recupero della Via.

La Toscana, oltre a essere capofila delle regioni italiane nel lavoro di risistemazione di questo itinerario culturale europeo, è ora anche la prima regione in Europa ad aver completato il lavoro.  <Questo cammino – ha affermato ancora il presidente – interesserà chiunque senta bisogno di viaggiare maniera diversa rispetto ai ritmi forsennati della nostra vita, chi vorrà andare alla scoperta del territorio e di località meno note ma non meno belle, chi desidera soddisfare un bisogno di spiritualità e di ricerca di se stesso>.<Penso anche – ha concluso Rossi – che questa via possa essere il sentiero di uno sviluppo nuovo per il futuro, di crescita e di incontro. Sarà bello dare ospitalità a giovani europei che vogliono venire su questa strada, magari anche fermarsi per qualche tempo, lavorare, fare ricerche, ideare start up. Da parte nostra continueremo a impegnarci per migliorare il percorso e l’ospitalità e per investire nelle strutture pubbliche da destinare ai giovani che vorranno fermarsi. Poi saranno i pellegrini, sempre più numerosi a fare la Francigena>.

Il completamento della messa in sicurezza del percorso non rappresenta quindi un punto d’arrivo ma, come ha ricordato l’assessore Sara Nocentini, semplicemente <una tappa importante>. <D’ora in poi – ha aggiunto – lavoreremo per farne davvero un percorso condiviso insieme agli enti locali che si sono impegnati e da cui aspettiamo, pronti a riceverli, suggerimenti e proposte. A ottobre è poi previsto un incontro con le regioni italiane attraversate dalla Francigena per farne motivo comune di sviluppo, poi con gli altri partner europei sempre con la collaborazione dell’Associazione europea Vie Francigene>.