Toscana

G8 TORONTO: IL MESSAGGIO DEI LEADER RELIGIOSI, «TEMPO PER UNA LEADERSHIP ISPIRATA»

E’ “tempo per una leadership ed una azione ispirate”. Si intitola così il messaggio che 80 leader religiosi, di 20 paesi del mondo in rappresentanza delle tradizioni aborigena, Baha’i, buddista, cristiana, hindu, ebrea, musulmana, shinto e sikh, lanciano ai leader del G8 e del G20 in programma oggi a Muskoka e sabato a Toronto ai quali è prevista la partecipazione tra gli altri dei presidenti di Stati uniti, Russia e Cina. Il testo – di ben 4 cartelle – è frutto di un incontro di tre giorni di lavoro che si è svolto a Winnipeg (Canada) dal 21 al 23 giugno. Nel messaggio i leader religiosi toccano tre punti: la lotta alla povertà, la cura della Terra e l’investimento nei processi di pace. “Per le nostre tradizioni di fede – scrivono i leader religiosi – noi siamo portati ad ascoltare la voce dei deboli e dei vulnerabili. Dal Summit 2010, ci aspettiamo che i leader mondiali diano priorità al benessere della maggioranza della popolazione mondiale, delle generazioni future, della stessa Terra”. Riguardo alla lotta contro la povertà, i rappresentanti delle religioni affermano di attendersi dai leader dei G8 “tutte le decisioni necessarie per raggiungere gli obietti di sviluppo del Millennio”, tra cui – sottolineano – quello di investire “in maniera trasparente” lo 0.7% del Pil per progetti di sviluppo.“Nel 2010 – proseguono i leader religiosi – ci aspettiamo azioni e leadership ispirate anche nell’azione di cura della Terra”. Significa, in concreto, “prendere decisioni coraggiose per il bene del pianeta”, tra cui l’implementazione di “piani concreti per assicurare che le temperature globali della terra non superino un aumento di 2 gradi centigradi” rispetto ai livelli pre-industriali. La terza parte del messaggio è dedicato alla pace per cui si chiede ai governi e agli Stati di “fermare la corsa agli armamenti” e di prevedere “maggiori e nuovi investimenti a supporto della pace”. I leader religiosi lanciano anche un appello per “un immediato e sostanziale taglio del numero di armi nucleari” come inizio di un definitivo processo che deve condurre alla eliminazione permanente e completa” di questo tipo di armi. ”Ci aspettiamo – conclude l’appello – che sia dato seguito alle promesse del passato. Ci aspettiamo azioni nuove e audaci basate sui valori e sulle raccomandazioni qui esposte. Se falliamo su tali obiettivi, falliremo per i nostri figli che ci chiedono di assicurare un futuro vivibile per loro. Le nostre preghiere e gli auguri di saggezza e compassione siano con i nostri leader politici in questo momento critico”.Sir