Toscana

GIOCHI: OGNI TOSCANO HA SPESO 134 EURO DA INIZIO 2012 TRA SLOT MACHINE E VIDEOLOTTERY

Nei primi cinque mesi del 2012 la raccolta dei giochi pubblici in Toscana ha superato 2,2 miliardi di euro: se il trend dovesse mantenersi costante, l’anno in corso potrebbe chiudersi con incassi per 5,4 miliardi, il +15% rispetto ai 4,7 miliardi del 2011. Tra gennaio e maggio la spesa effettiva è stata di 426 milioni di euro, mentre le vincite hanno superato 1,8 miliardi. Nei primi 5 mesi dell’anno, ogni toscano ha speso nei giochi in media 134 euro. L’Erario ha beneficiato di oltre 220 milioni.

La fetta più consistente in termini di incassi arriva da New Slot e Videolottery, che con oltre 1,3 miliardi di euro valgono il 58,6% del mercato complessivo. A seguire poker cash e casino games, con 314 milioni (13,9% del totale), Gratta&Vinci, con 263 milioni di raccolta (11,7%) e il Lotto, con 112 milioni. Rispetto al 2011, nei primi cinque mesi dell’anno è cresciuta la raccolta media mensile procapite di New Slot e Vlt (+10,5%), così come dei giochi a base sportiva (+7,6%), ma il boom viene da poker online e casino games, con il +118%. In contrazione invece rispetto allo scorso anno i giochi a base ippica (-24,2%) e il Superenalotto (-13,7%). Il Lotto segna un -7,7%, il bingo il -2,27%, mentre è sostanzialmente stabile la raccolta dei gratta e vinci (+0,60%). Nell’anno in corso la spesa nei giochi è scesa del 2,2% rispetto al 2011. Il poker online ha fatto segnare la crescita più alta (+125%), seguito da gratta e vinci con il +10,2% e dal bingo con il +6,6%. Perdono terreno invece il Superenalotto (-27,2%), così come i giochi a base ippica (-25,9%) e il Lotto (-23,8%). Sostanzialmente stabile invece la spesa in New Slot e Vlt (+1,10%). New Slot e Videolottery rappresentano la prima voce per le casse erariali, con un contributo di circa il 50%, e nei primi 5 mesi del 2012 l’impatto degli apparecchi da intrattenimento è cresciuto del 9%. Il gioco online fa anche meglio in termini percentuali assoluti (+124%), ma la quota destinata alle casse dello Stato è minima. L’altra grande fonte di entrate è il Lotto (+25%), ma segno più anche per giochi a base sportiva (6,6%) e Lotterie (0,95%). Scendono Superenalotto (-12%), giochi ippici (-24,2%) e Bingo (-4,3%).

Nel settore giochi sono impiegati oltre 20 mila persone, altre alle quali bisogna sommare tutto l’indotto.