Toscana

GIORNATA MEMORIA: CONSIGLIO REGIONALE A PISA, SUO VALORE E’ IN STORIA

La kippah e il fazzoletto a strisce bianche e azzurri dei deportati, i simboli della persecuzione e i gonfaloni e i rappresentanti istituzionali, simboli della Costituzione, raccolti nell’ aula magna della Sapienza di Pisa, luogo scelto quest’anno dal Consiglio regionale per celebrare, con una seduta solenne dell’assise, la Giornata della Memoria. Pisa, come luogo doppiamente simbolico: qui il granduca di Toscana firmò il decreto abrogativo della pena di morte e della tortura e qui, a San Rossore, Vittorio Emanuele di Savoia firmò la prima delle leggi razziali. “Il valore della memoria sta nella verità della storia, in ciò che accadde nei luoghi della Toscana fra il ’38 e il ’43, nei racconti e nelle azioni di chi scelse, e furono pochissimi, di stare dalla parte della libertà e della dignità delle persone”. Così il presidente Riccardo Nencini ha aperto la seduta solenne del Consiglio. A Nencini ha fatto eco il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli, che ha sottolineato la necessità che il ricordo, la memoria sia “un imperativo: il ricordo della distruzione di quasi metà degli ebrei d’ Europa, e anche di altre comunità perseguitate, come quella dei Rom, e dei Sinti”. Memoria contro i nuovi nazismi e i nuovi fascismi: “Quello che anima l’ estremismo che sta radicalizzando il contrasto” e ha la sua punta di diamante “nell’ Iran di Ahmadinejad” come ha detto il rappresentante della comunità ebraica pisana Bruno Di Porto. Memoria di quelle persone che, come Giuseppe Veneroso, oggi 87 anni, aiutò il prefetto Palatucci a salvare oltre cinquemila ebrei. Storie parallele che vivono di radici salde nella Costituzione italiana, la Carta ricordata da tutti i relatori oggi come punto di riferimento essenziale della nostra storia e della nostra civiltà. Resta il “pericolo dell’indifferenza” come ha detto il vicepresidente Federico Gelli citando Grossmann, indifferenza che deve essere combattuta con la potenza della memoria e del ricordo. “Non più una giornata della memoria, dunque – ha detto il vicepresidente Starnini – ma il tempo della memoria”. E la Regione toscana segna il tempo della memoria con 200 iniziative, una su tutte: a san Rossore, il luogo dove il re firmò le leggi della vergogna, il meeting internazionale sarà quest’anno dedicato alla lotta contro tutti i razzismi: “Perché proprio a questo ci serva la memoria – ha detto Gelli -: per capire meglio cosa siamo noi, cosa è l’uomo nel bene e nel male, cosa possiamo fare noi, ciascuno di noi per un mondo più giusto”. Gli ha indirettamente risposto la rappresentante dei deportati politici usando le parole di un partigiano: “Ho fatto solo il mio dovere”. (ANSA).