Toscana

GROSSETO, PRIMARIE UNIONE: VITTORIA BONIFAZI

Alle primarie dell’Unione, a Grosseto, si è imposto Emilio Bonifazi, candidato della Margherita appoggiato anche da Ds, Pdci, Repubblicani europei e Italia dei valori, rispettando in pieno i pronostici della vigilia. Bonifazi ha ottenuto 3.392 dei 7.671 voti validi usciti dalle urne delle primarie, pari al 44,22%. Molto meno scontato è stato invece il risultato registrato dagli altri candidati. Alfio Giomi, che si presentava come indipendente ma che nelle previsioni della vigilia doveva essere l’antagonista principale di Bonifazi, ha raccolto 553 preferenze (pari al 7,21% del totale), risultando il quinto dei nove candidati in corsa, dietro a Salvatore Allocca di Rifondazione comunista (674 voti, 8,79%), Giancarlo Tei dello Sdi (903 voti, 11,77%) e Alessandro Risaliti, anche lui ‘indipendente’ ma in grado di mettere insieme 1159 preferenze (il 15,11% del totale). Il nome di Risaliti, avvocato penalista molto noto in città, inizialmente era uno di quelli che girava per la candidatura ‘ufficiale’ dell’Unione, prima che la Margherita mettesse sul tavolo quello di Bonifazi, e su di lui è facile dedurre che siano finiti i voti dei diessini rimasti insoddisfatti dalla scelta. Indipendente anche Tullio Pezzopane, che ha raccolto 361 voti (pari al 4,71%) precedendo Walter Mangia (presidente di un circolo della Margherita ma in disaccordo con il partito) che ha ottenuto 259 preferenze (il 3,38%); Gaetano Matano (altro dissidente della Margherita) ha avute 213 preferenze (pari al 2,78%) e Paola Tamanti (Verdi) ha chiuso la consultazione del centrosinistra con 157 voti (il 2,05%).

Emilio Bonifazi, nato a Frasso Sabino (Rieti) il 18 luglio 1961, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università di Pisa, è stato dirigente di una compagnia di assicurazioni prima di iniziare l’attività di insegnamento nelle scuole superiori. E’ stato consigliere comunale a Massa Marittima dal 1985 al 1995 e successivamente sindaco di Follonica fino al 2004. Dal giugno 2004 è consigliere della Provincia di Grosseto e presidente della commissione bilancio. Sposato con Monica Calamai, direttore generale della Asl di Arezzo, ha un figlio di 16 anni. “La città di Grosseto – è stato il primo commento di Bonifazi – ha grandi risorse che dobbiamo mettere in rete affinché svolga appieno il suo ruolo di capoluogo della provincia”. Poi, riferendosi agli altri otto candidati, ha aggiunto che “ogni persona è una risorsa interna al centrosinistra, è un patrimonio che non va abbandonato, dobbiamo valorizzare le esperienze che arrivano al di fuori dei partiti, fare un percorso comune ed elaborare contenuti programmatici insieme a tutte le forze della coalizione”.

Soddisfatto per il dato della partecipazione al voto anche il presidente della Toscana Claudio Martini, il quale ha sottolineato che, nonostante la giornata di maltempo, “é stata superata anche la quota di partecipazione alle primarie per Prodi”.

Sul versante del centrodestra, l’ex sindaco di Grosseto e attuale consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Antichi ha rilevato che “con una percentuale di voti (circa il 45%) che non arriva nemmeno alla metà dello zoccolo duro dei militanti del centrosinistra che si sono recati alle urne, Bonifazi vince di misura”. Secondo Antichi, quindi, Bonifazi è un candidato debole anche perché il risultato che ha ottenuto “si mantiene ben lontano dalle prestazioni che si sono registrate a Milano ed Orbetello, dove i candidati ufficiali hanno ottenuto oltre due terzi dei consensi e, soprattutto, non hanno dovuto confrontarsi con i candidati espressi dalla base, talora in aperto dissenso con le segreterie di partito”. (ANSA).