Toscana

Giorno della memoria, il vescovo Migliavacca al consiglio comunale aperto a San Miniato

All’incontro hanno partecipato in video collegamento anche gli alunni delle classi terze delle Medie degli Istituti Sacchetti e Buonarroti di San Miniato e Ponte a Egola.Monsignor Migliavacca ha incentrato la sua riflessione attorno a tre parole chiave: EDUCARE, COMUNICARE e COSTRUIRE.EDUCARE: «La giornata della memoria rivolta agli studenti – ha sottolineato monsignor Migliavacca, richiamando alcune parole di Liliana Segre – rappresenta un’occasione per far conoscere e trasmettere i valori autentici della vita, insieme alla storia e alla tragicità di quello che è accaduto, perché non abbia più a ripetersi. E questa trasmissione, questo dovere della memoria, è opera autenticamente educativa, ed è anche un trasmettere in qualche modo la vita».COMUNICARE: «È importante conoscere la storia e i fatti, anche recenti – ha proseguito il nostro vescovo -, come ad esempio l’episodio increscioso del dodicenne offeso e picchiato a Venturina nel livornese, perché ebreo. Ma si potrebbe fare riferimento all’infinito corteo di situazioni in cui attualmente nel mondo regna l’ingiustizia: Siria, Burkina Faso, Ucraina, ecc. Ecco, vivere la memoria significa allora comunicare, far conoscere e raccontare i luoghi dove oggi si rinnova la violenza e la discriminazione. La memoria è un monito perenne che invita a raccontare la storia di oggi, per essere vigili e partecipi».COSTRUIRE: «Nell’enciclica “Fratelli tutti”, che papa Francesco ci ha donato – ha concluso infine il vescovo – viene indicata una strada concreta per costruire una società diversa, migliore. Da questo punto di vista allora, vivere la memoria vuol dire impegnarsi a costruire un convivere condiviso nella pace, nella vera fratellanza come indica il Pontefice. Invito dunque gli studenti a leggere questo documento, ad approfondirlo anche a scuola con gli insegnanti e a farne un programma di vita e una via di impegno».