Toscana

Grosseto intitola due parchi giochi a Pino Arpioni e Giorgio La Pira

Grosseto avrà presto un parco giochi dedicato a Pino Arpioni e uno a Giorgio La Pira. E’ quanto ha deciso la giunta comunale, che a fine marzo ha approvato la delibera numero 116 con la quale stabilisce l’intitolazione di alcune vie e parchi pubblici (comprese zone a verde) a personalità del ‘900 che si sono distinte in vari campi della vita pubblica. Fra loro, come detto, Pino Arpioni, il fondatore del villaggio La Vela di Castiglione della Pescaia, e il «sindaco santo» di Firenze. Individuate già anche le aree che porteranno i nomi di questi due illustri italiani. Il parco giochi di via del Turchese, nella zona di Verde Maremma, diventerà parco giochi «Pino Arpioni», mentre il parco giochi che si affaccia su piazza don Zeno, davanti alla parrocchia dell’Addolorata, nel quartiere Gorarella, prenderà il nome di Giorgio La Pira.

«È un atto che facciamo con convinzione – spiega l’assessore comunale alla toponomastica Giacomo Cerboni – perché siamo persuasi che intitolare degli spazi dove i bambini trascorrono del tempo per giocare in tutta spensieratezza sia un modo utile per far prendere loro confidenza con personaggi del passato più recente, che hanno fatto grandi cose per il nostro Paese e che possono, così, entrare tra le loro conoscenze». E in effetti aiutare le nuove generazioni a conoscere figure come quella di Arpioni e La Pira è un importante strumento di educazione e di crescita civica. L’intitolazione del parco giochi di via del Turchese, in Verde Maremma, a Pino Arpioni è, peraltro, una scelta che ha anche un ulteriore significato. Si tratta, infatti, del parco giochi che si affaccia, in parte, sulla via Castiglionese, strada che conduce, appunto, verso la località costiera, che ha visto Arpioni protagonista per moltissimi anni di un’opera di straordinario valore sociale, educativo e formativo: i campi estivi, che tutt’ora vanno avanti.

«Arpioni – continua l’assessore Cerboni – sia per il suo impegno nel villaggio La Vela di Castiglione della Pescaia, sia per il suo legame con Nomadelfia può essere considerato un maremmano adottivo». Effettivamente egli trascorse gli ultimi anni della sua vita nella comunità fondata da don Zeno, dove è deceduto nel 2003. Le sue spoglie riposano nel cimitero della comunità e sulla sua tomba si è soffermato anche papa Francesco nel corso della sua visita, il 10 maggio scorso.

La Pira non ha addentellati diretti con Grosseto e il suo territorio, ma la sua figura spicca per sensibilità umana, sociale, cristiana. È stato un politico-testimone, che ha fatto davvero del suo impegno nelle istituzioni una forma concreta di carità.  «Abbiamo tutti bisogno di esempi – conclude Cerboni – e la toponomastica può tentare di fare memoria nei riguardi di chi ha dato la vita per l’impegno nei confronti degli altri e La Pira ed Arpioni sono due esempi straordinari in questo senso». C’è solo, a questo punto, da attendere la data in cui formalmente avverrà la cerimonia di intitolazione dei due parchi giochi.

g.d’o