Toscana

Grosseto, un parco giochi dedicato a Pino Arpioni

Un parco giochi immerso tra i pini della zona Verde Maremma, a Grosseto, che guarda verso Castiglione della Pescaia, dove da decenni generazioni di giovani si sono formati grazie ai campi scuola dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira. È il parco che l’amministrazione comunale del capoluogo maremmano ha intitolato a Pino Arpioni, colui che ha dato vita all’Opera La Pira e che dal 2003, anno della sua morte, riposa nel piccolo cimitero all’interno della comunità di Nomadelfia, dove la fraternità è legge.

Alla semplice cerimonia di scopritura della targa sono intervenuti, fra gli altri, il vescovo Rodolfo Cetoloni che, visibilmente commosso, ha benedetto il parco in via del turchese; il presidente dell’Opera Gabriele Pecchioli insieme ad un gruppo di giovani israeliani e palestinesi che alla «Vela» stanno vivendo il campo internazionale; diversi adulti che in gioventù hanno partecipato ai campi e dirigenti dell’Azione Cattolica diocesana.

«Quando Alberto Celata (giornalista grossetano de La Nazione, ed ex «velista», ndr) mi ha proposto di dedicare uno spazio della città a Pino Arpioni, subito ho pensato a un parco giochi -ha commentato l’assessore alla toponomastica, Giacomo Cerboni, che ha seguito con grande passione le fasi per l’intitolazione – Abbiamo scelto di scrivere, sotto al nome di Pino, la dicitura educatore, perché Arpioni in Maremma ha lasciato una traccia fortissima proprio per la sua opera. Io – ha poi aggiunto l’assessore – ho potuto conoscerlo nel 2000 in occasione del Giubileo dei politici e ricordo con quali occhi molti che facevano politica guardavano a lui».

«Questo è il primo parco intitolato a Pino», ha detto grato il presidente dell’Opera «La Pira», Gabriele Pecchioli. «È una scelta significativa, un segno che resta e che rende viva la memoria di Pino. Lui vive nelle opere che continuano».

Il vescovo Cetoloni, prima di benedire la targa, ha tenuto a sottolineare due aspetti della personalità di Arpioni: «Ha educato i giovani all’incontro, lui che aveva vissuto la guerra e sapeva il male che essa aveva generato nei cuori. Inoltre Pino è stato l’uomo grande che è stato perché aveva una intensa vita di preghiera. L’Opera stessa è frutto della sua vita di preghiera». Al termine della cerimonia, l’assessore Cerboni ha anticipato che nei prossimi mesi un altro parco giochi sarà intitolato a Giorgio La Pira.