Toscana

IN MIGLIAIA AL VITTORIANO PER RENDERE OMAGGIO A NICOLA CALIPARI, UCCISO PER SALVARE GIULIANA SGRENA

Una folla commossa rende omaggio, nella Sala delle Bandiere del Vittoriano, a Roma, alla salma di Nicola Calipari, il dirigente dei servizi segreti ucciso dai militari americani mentre conduceva in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata. La camera ardente rimarrà aperta fino a stasera. Domani, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, i solenni funerali di Stato. La camera ardente è allestita nella stessa sala che ha accolto le bare dei caduti di Nassiriya.

Ad accogliere il feretro al Vittoriano, oltre tanti cittadini, il vicecapo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa, il direttore del Cesis, Emilio Del Mese, con il braccio destro Antonio Vecchione, il prefetto di Roma Achille Serra, che ha abbracciato la vedova, e tanti colleghi che hanno condiviso col funzionario del Sismi esperienze professionali e amicizia.Commovente l’accoglienza delle centinaia di cittadini, che da oltre tre ore attendevano l’arrivo della salma: due lunghi applausi, spezzati dal silenzio, sono partiti quando il carro funebre è giunto davanti all’ingresso laterale del Vittoriano.

L’aereo C-130 con a bordo la bara avvolta nel tricolore era atterrato a Ciampino ieri sera pochi minuti prima della mezzanotte e a Calipari – atteso dalla moglie Rosa, dai figli e famigliari – sono stati resi gli onori militari, presenti il presidente Ciampi, il presidente della Camera Casini, il premier Berlusconi e numerosi ministri e parlamentari. Il presidente della Repubblica, che già in mattinata aveva annunciato di voler assegnare all’agente ucciso la medaglia d’oro al valor militare e che ha chiesto con forza che le autorità americane facciano chiarezza sull’incidente, ha tenuto a lungo le mani appoggiate alla bara di Calipari.

L’autopsia eseguita sul corpo dell’agente ha confermato che ad ucciderlo è stato un solo colpo alla testa e che la morte è stata istantanea.