Toscana

INCHIESTA MOSTRO FIRENZE: ASSOLTO GIORNALISTA ACCUSATO PER ANONIMO

Il tribunale di Firenze ha assolto “per non aver commesso il fatto” il giornalista della Rai di Firenze Giovanni Spinoso, 63 anni, accusato di essere l’anonimo che nel maggio 1992 inviò agli investigatori dell’inchiesta sul “mostro” di Firenze l’asta guidamolla di una Beretta calibro 22 (come la pistola del maniaco).

Spinoso era stato rinviato a giudizio con le imputazioni di frode processuale, detenzione di parti di arma e anche furto di due pezzi di stoffa che, secondo l’accusa, avrebbe sottratto dalla casa di Pietro Pacciani e utilizzato per avvolgere l’asta guidamolla inviata agli investigatori.

Il giornalista, difeso dall’avvocato Guido Puliti, ha sempre dichiarato la sua estraneità alle accuse, contestando, con una propria consulenza, la perizia calligrafica disposta dal gip sulla lettera che accompagnava l’asta guidamolla e che attribuiva a Spinoso la paternità del biglietto. “Questo è un pezzo della pistola del mostro pubblicata dalla Nazione” era scritto sul quel foglietto che arrivò agli investigatori pochi giorni dopo la pubblicazione, sul giornale fiorentino, della foto di una Beretta.

Nel corso del dibattimento, il giudice ha disposto una terza perizia calligrafica, “in cui – ha spiegato l’avvocato Puliti – si dimostra che la calligrafia sul foglietto è contraffatta, che non ci sono elementi che possano condurre a Spinoso, ma anzi ce ne sono che contrastano l’ipotesi che possa essere lui l’autore”.

Per le accuse per le quali oggi è stato assolto, Spinoso aveva rinunciato, ricorda il suo avvocato, all’estinzione dei reati per prescrizione. Questo era anche accaduto per un altro troncone delle indagini, quello legato al procedimento che lo vedeva imputato per favoreggiamento e frode processuale in merito ad un bigliettino che nel 1997 venne consegnato agli investigatori da Flavio Lodovico Graziano, 44 anni, di Asti. Con una calligrafia che appariva simile a quella di Pietro Pacciani, su quel foglio c’era appuntato il numero di targa dell’auto di una delle vittime del “mostro”. Il procedimento su Graziano fu dichiarato prescritto, mentre Spinoso è stato assolto il 25 novembre scorso.(ANSA).