Toscana

INCIDENTI LAVORO: SCHIACCIATO DA LASTRA FERRO, MUORE OPERAIO A CAMPI BISENZIO; SEDUTA SOSPESA IN CONSIGLIO REGIONALE

Un operaio è morto in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina in una fabbrica a Campi Bisenzio, in via Einstein, zona Capalle. In base a quanto appreso, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato sotto una lastra di ferro. L’operaio, che avrebbe circa trent’anni, è morto dopo l’arrivo dei soccorsi. La Procura di Firenze ha disposto il sequestro dell’area. La vittima si chiamava Roberto Di Marino, 30 anni, era originario di Nocera inferiore (Salerno) e viveva a Scandicci; non era sposato. Il magistrato di turno, Francesco Pappalardo, ha disposto anche l’invio della salma all’ istituto di medicina legale di Firenze per l’esame autoptico. L’incidente, su cui stanno indagando i carabinieri, è avvenuto nel piazzale della ditta Scali Srl, che ha una quindicina di dipendenti e che realizza scaffalature metalliche industriali. Nell’episodio, un altro operaio, 26 anni di Prato, dipendente di un’azienda che collabora con la Scali, è rimasto ferito. In base alla ricostruzione dei carabinieri, i due si trovavano nel piazzale antistante il capannone della ditta e stavano preparando una scaffalatura per la spedizione, quando, per cause in corso di accertamento, la struttura metallica è caduta travolgendoli: Di Marino è rimasto schiacciato ed è deceduto, mentre l’altra persona ha riportato traumi ad un braccio e all’addome. Sono intervenuti, oltre ai carabineri, personale della medicina del lavoro dell’Asl e l’eliambulanza del 118. Venerdì scorso, nella stessa strada, un operaio di 37 anni, Michele Picciallo, era morto in un cantiere per la costruzione di residence e spazi commerciali.

“Continuare a parlare dopo ogni incidente mortale sul lavoro e non fare niente è insopportabile. Dobbiamo trasformare il senso di impotenza che proviamo oggi e la rabbia che accumuliamo di fronte al susseguirsi di morti sul lavoro in azione”, ha dichiarato Ciro Recce, responsabile sicurezza della segreteria Cisl toscana. “Non sappiamo se nel caso dell’incidente di questa mattina tutte le regole per la sicurezza siano state rispettate – prosegue il sindacalista -. Ci penseranno la Asl e la magistratura ad accertarlo. Ma il susseguirsi di incidenti dice drammaticamente che così come sono oggi il mercato e l’organizzazione del lavoro non vanno e dobbiamo agire subito per cambiare le cose. Ognuno deve fare la sua parte. Il sindacato deve lavorare per diffondere tra i lavoratori la cultura della sicurezza. Le Asl debbono spendere davvero il budget stabilito dalla legge in sicurezza (5% dei bilanci) e in prevenzione (2% dei bilanci). Chi è chiamato a fare le regole deve farle velocemente e velocemente renderle applicabili e chi deve fare i controlli li faccia davvero e punisca chi non rispetta le norme sulla sicurezza. Gli imprenditori devono creare le condizioni per rendere il lavoro più sicuro, perché si lavora per vivere e non si può morire di lavoro. E perché risparmiare sulla sicurezza, anteponendo il profitto alla vita di un lavoratore è criminale.”

In base ai dati della Cgil, nei 12 mesi del 2006 i morti sul lavoro in Toscana sono stati 96, dieci in più che nel 2005. “Siamo alla ventesima settimana del 2007 e sono già 38 i morti sul lavoro in Toscana. Quasi due morti a settimana. Siamo indignati”, afferma in una nota Daniela Cappelli, della segreteria regionale della Cgil, con delega alla sicurezza. Dopo l’incidente mortale di venerdì scorso, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil avevano proclamato un’ora di sciopero generale per giovedì prossimo a cui hanno aderito gli addetti al settore edile, annunciando quattro ore di stop. In seguito all’incidente di stamani, sempre per il 17 maggio, i sindacati Fim, Fiom e Uilm della provincia di Firenze hanno indetto uno sciopero di quattro ore e un presidio alle 17.30 al ponte Santa Trinità di Firenze.

Il Consiglio regionale ha deciso oggi di sospendere la seduta in segno di lutto per l’ennesima vittima sul lavoro e per manifestare tutta la sua solidarietà nei confronti della sua famiglia. Con un atto senza precedenti in relazione a fatti come quello accaduto oggi a Campi, i gruppi consiliari su proposta del Presidente e dell’Ufficio di Presidenza hanno stabilito all’unanimità di lanciare un segnale per impegnare tutte le componenti politiche e sociali a porre un freno alle “morti bianche” che si ripetono con un ritmo che chiama all’emergenza. Nello stesso tempo l’Assemblea toscana ha deciso di inviare immediatamente una delegazione e testimoniare i suoi sentimenti e la sua determinazione direttamente sul luogo dell’incidente , il secondo avvenuto nel giro di pochi giorni nello stesso territorio.