Toscana

INCIDENTI LAVORO: TOSCANA; CISL, QUANTI MORTI ANCORA?

“Quanti morti dovremo contare ancora prima di assistere ad un’assunzione di responsabilità vera e concreta da parte delle imprese per il rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri?”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl Toscana Maurizio Petriccioli. “Nei cantieri – aggiunge – i lavoratori continuano a morire e l’inerzia delle imprese è insopportabile. Perché se il lavoratore non rispetta le norme e non lavora in sicurezza la responsabilità prima è dell’impresa, perché è l’impresa che ha la responsabilità di quanto avviene in cantiere. Non bisogna consentire più a nessuno, né per lassismo, né per mancanza di cultura della sicurezza, di non rispettare le norme di sicurezza. E questo lo si fa con i controlli e le sanzioni degli organi preposti, ma in primo luogo con il controllo di chi ha la responsabilità del cantiere”. “Perché in alcuni posti di lavoro – continua Petriccioli – le norme di sicurezza si rispettano e in altri no ? Evidentemente dipende da quanto impegno le imprese mettono, dal capocantiere in giù, per far rispettare le norme.” “Non si può scaricare la responsabilità sui lavoratori se non vengono rispettate le norme di sicurezza. Noi ci impegniamo da tempo per diffondere tra i lavoratori una cultura della sicurezza e siamo pronti a impegnarci ancora di più, assieme alle imprese, per questo scopo. Ma intanto occorre obbligare i lavoratori a rispettare le norme. E questo spetta alle imprese. Per convincerci ad usare le cinture di sicurezza e il casco in moto ci sono volute leggi e controlli. Lo stesso vale sui cantieri. Le leggi ci sono, i controlli spettano agli organi preposti, ma ancora prima e ancora più fortemente alle imprese”. (ANSA)