Toscana

INCIDENTI STRADALI: ACI, 80% CAUSATI DA FATTORE UMANO, IL 7 APRILE GIORNATA SICUREZZA

«Se è Schumacher che fa la differenza quando vince la Ferrari, dobbiamo pensare che anche il nostro comportamento al volante è fondamentale per prevenire gli incidenti stradali che dipendono, in più dell’80% dei casi, dal fattore umano». Federico Mazzoni, presidente del comitato regionale dell’Aci, spiega così il significato della campagna «Io ci provo175, promossa dall’Automobil club italiano per il 7 aprile, in occasione della giornata mondiale sulla sicurezza stradale. L’iniziativa – realizzata in collaborazione con le amministrazioni locali e cui hanno aderito anche alcune società di trasporto pubblico, supermercati e la Cei – ha come testimonial, tra gli altri, l’ex calciatore della Fiorentina Giovanni Galli, presidente della Fondazione intitolata al figlio Niccolò, morto adolescente in un incidente, e il pilota senese Alessandro Nannini.

Il 7 aprile i cittadini saranno invitati nelle piazze, nelle scuole, nei negozi e anche in chiesa a compiere piccoli gesti come non prendere la macchina se non strettamente necessario o guidare con particolare prudenza, per far capire che solo con una profonda opera di educazione civica e cambiando gli atteggiamenti quotidiani è possibile far scendere i numeri degli incidenti.

Le statistiche dicono che dal 2000 al 2002 (ultimo anno per il quale sono disponibili i dati Aci-Istat) gli incidenti in Toscana sono passati da 18.246 a 18.676, i feriti da 24.165 a 24.913 e i morti da 428 a 460. La Toscana è la quinta regione in Italia per numero di sinistri e tra le province Firenze, anche per il numero di abitanti e per il fatto di avere un importante nodo autostradale, è quella con più incidenti (6798) e divide con Lucca il triste primato dei morti (75). Anche per i feriti Firenze registra i numeri più rilevanti (8789), seguita da Pisa (2589) e Lucca (2214).

«In Europa gli incidenti causano 50 mila morti all’anno e 150 mila invalidi e i costi di questa situazione sono paragonabili al bilancio di uno Stato di un certo rilievo – ha aggiunto Mazzoni – e anche in Italia le cifre sono impietose: nel 2002 ci sono stati 237.812 incidenti, con 6.736 morti e 337.878 feriti». Sempre più numerosi gli anziani coinvolti in incidenti stradali, che continuano ad essere la prima causa di morte (27%) per i ragazzi tra i 18 e i 32 anni. La patente a punti sembra aver dato finora buoni risultati. Nel periodo tra luglio e novembre ddll’anno scorso ci sono stati, in Italia, 13.974 incidenti in meno (rispetto allo stesso periodo del 2002), i morti sono diminuiti del 17% e sono calate, nel complesso, le infrazioni accertate. In totale sono stati detratti dalle patenti degli italiani 89.903 punti. «I risultati della patente a punti dimostrano ancora una volta il ruolo fondamentale di chi guida nel prevenire incidenti – concludono gli organizzatori -, che certamente deve essere accompagnato anche dal miglioramento delle strade e dal generale ripensamento della mobilità, soprattutto all’interno delle nostre città».

E secondo le stime dell’Agenzia regionale di sanità ogni anno in provincia di Firenze accadono 6500 incidenti che causano quasi 9000 feriti e poco meno di 100 morti. Solo sulle strade del Comune di Firenze nel 2003 sono morte 33 persone e 4800 sono rimaste ferite e il 25% di questi incidenti potrebbe essere collegato al consumo di alcol o di altre sostanze psicoattive. È quanto emerge dai dati raccolti nell’ambito del progetto provinciale «Alcol, guida e traumi», condotto nei pronto soccorso degli ospedali fiorentini dove – spiega una nota della Provincia – i pazienti coinvolti in incidenti vengono sottoposti ad analisi per rilevate le concentrazioni di alcol e droghe nei liquidi biologici e controllare se sia veramente possibile stabilire una correlazione tra l’incidente e l’uso di queste sostanze. Mentre i sinistri più numerosi si registrano durante la settimana nelle strade cittadine, quelli più gravi avvengono sulle strade extraurbane nelle ore notturne, durante i fine settimana e nei periodi festivi. In un caso su tre chi muore o si infortuna sulle strade ha meno di 25 anni e gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di ricovero ospedaliero tra chi non ha ancora compiuto i 45 anni. Secondo le ricerche del progetto provinciale, poi, l’alcol – che non viene quasi mai considerato un fattore rilevante nelle statistiche Aci-Istat – giocherebbe un ruolo fondamentale in almeno il 25% degli incidenti stradali. (Ansa)