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INDIA, NUMBAI, SETTE ESPLOSIONI COLPISCONO FERROVIA, DECINE DI MORTI

Sette esplosioni lungo la linea ferroviaria occidentale di Mumbai, capitale finanziaria dell’India, hanno causato la morte di decine di persone: al momento il bilancio provvisorio oscilla fra le 40 e le 60 vittime. Lo riferiscono fonti della polizia locale.

Ancora non è chiaro il movente alla base dell’attentato, avvenuto nell’ora di punta del rientro serale dei pendolari, ma per il ministro degli Interni indiano “è stato un attacco terroristico pianificato”. Da diversi giorni, la popolazione di Mumbai vive con le intimidazioni dello Shiv Sena, un movimento nazionalista indù che ha incolpato la città intera di aver danneggiato il busto della moglie di uno dei loro fondatori. Per la polizia, invece, dietro alle bombe ci sono le mani degli attentatori del 1993, 2002 e 2003, all’epoca considerate di matrice islamica indipendentista.

La prima deflagrazione si è registrata alle 18.30. Le aree colpite, a quanto riferito dalla polizia, sono Borivili, Khar, Jogeshwari, Matunga e Meera Road.

Per Mumbai e la capitale New Delhi è scattato subito lo stato d’allerta. Le prime immagini delle Tv indiane mostrano i treni ridotti in rottami, le carrozze completamente distrutte e i feriti che camminano per strada.

Alcuni feriti sono stati portati all’ospedale V N Desai, che si trova nei pressi dello scambio ferroviario, mentre per gli altri si è dovuto cercare posto nell’ospedale Kem di Parel, in centro.

Il Servizio emergenze delle Ferrovie occidentali ha confermato le esplosioni, ma ha chiesto tempo per fornire dettagli precisi. Un reporter della Rediff, che si trovava su una banchina al momento di una deflagrazione, dice di aver visto uno scompartimento sventrato.

Il traffico ferroviario è fermo e le linee telefoniche sono in tilt. A trenta minuti dalla tragedia, ancora nessun segno della polizia. Asianews