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INDONESIA, SECONDO MINISTERO SANITÀ OLTRE 220.000 LE VITTIME DELLO TSUNAMI AD ACEH

Le vittime dello tsunami nella provincia di Aceh, estremo nord dell’isola indonesiana di Sumatra, sarebbero 228.000: lo si apprende da una nota del ministero della Sanità di Giakarta in cui viene precisato che sono stati sepolti 95.000 corpi mentre altre 133.000 persone risultano disperse; è opinione diffusa che i cadaveri degli scomparsi non verranno mai recuperati. Precedentemente il governo aveva stimato il bilancio in 170.000 morti.

Ad aggiungere una nota positiva al devastato panorama della provincia, già teatro di una guerriglia separatista dal 1976, la notizia, trapelata da fonti vicine al governo e diffusa dall’agenzia ‘Reuters’, della prossima partenza per la Finlandia di un team di rappresentati politici di alto profilo per riavviare i negoziati di pace con i ribelli del Movimento per Aceh libera (Gam). Il gruppo di negoziatori comprenderebbe il ministro degli Esteri Hassan Wirayuda, il ministro della Giustizia Hamid Awaluddin, che è anche capo della missione diplomatica, e un ex-comandante delle operazioni militari ad Aceh. La Finlandia è stata coinvolta in veste di mediatore nel possibile processo di pace con la partecipazione del l’ex-presidente Martii Ahtissari e il ‘Crisis management Initiative’ (Igi), l’istituto di analisi politica da lui presieduto. Voci non confermate avanzano l’ipotesi che i negoziati potrebbero essere avviati già nel prossimo fine settimana.

Il conflitto separatista ad Aceh ha provocato oltre 10.000 vittime, un cifra che scompare davanti alla tragedia provocata dal maremoto, mentre un precedente processo di pace è naufragato nel 2003 seguito da nuove massicce operazioni militari; ma le parti sembrano ora disposte a venire a patti anche per meglio affrontare la delicata fase della ricostruzione dopo il cataclisma che ha distrutto due città, inclusa la capitale Banda Aceh, e ha lasciato la popolazione sconvolta e 700.000 senza tetto.Misna