Toscana
INFRASTRUTTURE: IERI SUMMIT IN REGIONE CON DI PIETRO, QUELLE TOSCANE PRIORITA’ DEL PAESE
Le priorità indicate dalla Toscana sul piano infrastrutturale rientrano nell’interesse del Paese. Così, il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha sintetizzato il contenuto e i risultati del lungo incontro – durato oltre 6 ore – ieri a Firenze presso la sede della Regione, con la giunta regionale, gli enti locali e le parti sociali sulle infrastrutture della Toscana. Pieno accordo, ha confermato il ministro, sulle priorità indicate dagli enti – Alta Velocità, Due Mari e corridoio tirrenico -, ma resta in alcuni casi il problema delle risorse per il quale Di Pietro ha indicato la soluzione del project financing. Il ministro ha definito l’Alta Velocità e il nodo di Firenze le priorità delle priorità a livello nazionale dal momento che al primo posto nell’elenco dei progetti che realisticamente si possono e si devono fare – ha detto – c’é il completamento della Tav e i relativi snodi attorno alle città.
I tempi previsti – spiega una nota della Regione – per il completamento dell’intera opera riportati nel bando portano ad uno slittamento dell’entrata in funzione del nuovo sistema ferroviario di Firenze al 2012 anziché al 2010, come concordato prima degli ulteriori ritardi riscontrati nella fase di approvazione del progetto dell’opera di scavalco; l’avviso di gara prevede una clausola di recesso per il secondo lotto da esercitare entro 365 giorni dall’appalto nel caso i costi complessivi dell’AV in Italia superino i 30 miliardi di euro programmati, clausola su cui la Regione ha chiesto garanzie al Governo”. Per quanto concerne il completamento della rete di superficie, i “lavori sono in corso mentre sono ancora da realizzare il sistema complessivo della rete tecnologica della stazione di Santa Maria Novella e la ferrovia Osmannoro-Campi”.
Nell’incontro con il ministro sono stati confermati anche gli impegni sulla E78 “Due Mari”, il collegamento trasversale tra il Mar Tirreno ed il Mare Adriatico lungo Toscana, Umbria e Marche. “Si è registrata una forte intesa tra Regione e Ministero – sottolinea il comunicato – sulla necessità di realizzare il completamento della Siena-Grosseto sul quale sono terminati i lavori dei lotti 1 e 11 e sono avviati i lavori dei lotti 2 e 10. Sono in corso le procedure di appalto del lotto 3 e restano da approvare i lotti 4,5,6,7,8,9: per questi sei lotti – che hanno un costo di 460 milioni di euro – e per altri in via di approvazione, il ministro ha dichiarato di voler affrontare quanto prima il problema legato al finanziamento”.
Per il Corridoio Tirrenico, sgombrato il campo da ogni incertezza sulla definitiva validità del tracciato costiero indicato dalla Regione (che ha già ottenuto la Via nel marzo scorso) e che il Governo individua come l’unico di riferimento, oggi è stata condivisa l’esigenza di considerare come interventi connessi all’arteria autostradale la realizzazione del lotto zero (Maroccone – Chioma), del collegamento con il porto di Piombino per un importo totale che si aggira sui 3 miliardi e mezzo di euro. E’ stato richiesto a Sat di presentare un piano finanziario che riduca al massimo (20%) il contributo pubblico. La realizzazione di questa opera non risponde solo a un interesse regionale ma europeo, garantisce il massimo della sicurezza ed è anche la meno costosa per le casse dello Stato. Si è infine deciso di aprire due tavoli di lavoro, uno sulla Piattaforma logistica costiera e l’altro sulla progettazione della terza corsia sull’A11 Firenze Pistoia.