Toscana

INFRASTRUTTURE: IERI SUMMIT IN REGIONE CON DI PIETRO, QUELLE TOSCANE PRIORITA’ DEL PAESE

“Le priorità indicate dalla Toscana sul piano infrastrutturale rientrano nell’interesse del Paese”. Così, il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha sintetizzato il contenuto e i risultati del lungo incontro – durato oltre 6 ore – ieri a Firenze presso la sede della Regione, con la giunta regionale, gli enti locali e le parti sociali sulle infrastrutture della Toscana. Pieno accordo, ha confermato il ministro, sulle priorità indicate dagli enti – Alta Velocità, Due Mari e corridoio tirrenico -, ma resta in alcuni casi il problema delle risorse per il quale Di Pietro ha indicato la soluzione del “project financing”. Il ministro ha definito l’Alta Velocità e il nodo di Firenze “le priorità delle priorità” a livello nazionale dal momento che “al primo posto nell’elenco dei progetti che realisticamente si possono e si devono fare – ha detto – c’é il completamento della Tav e i relativi snodi attorno alle città”.

“E’ finita l’era dei conflitti tra Stato e Regione sulle grandi opere. Oggi abbiamo registrato un totale consenso di tutto il sistema istituzionale ed economico toscano sulle priorità infrastrutturali indicate dalla Regione. Una riunione seria, costruttiva e che ha confermato la piena sintonia tra Regione Toscana e Governo. Si apre ora, viste le precarie condizioni della finanza pubblica, la fase del reperimento delle risorse necessarie”. Questo il commento all’incontro con Di Pietro del presidente della Regione Toscana Claudio Martini. L’assessore ai trasporti Riccardo Conti ha illustrato nel dettaglio, al termine della conferenza stampa del ministro Di Pietro e del presidente della Regione Martini, i temi trattati nella riunione. Per quanto riguarda il nodo di Firenze, è stata avviata, con la pubblicazione del bando del 4 gennaio 2006, la procedura per la gara di appalto per conto di Rete Ferroviaria Italiana; la gara prevede la realizzazione di due lotti di intervento per un totale di 915 milioni di euro; il primo relativo alle opere di fluidificazione del traffico ferroviario (lo scavalco tra Rifredi e Castello), per un costo di 73 milioni di euro, e il secondo relativo al tunnel sotto la città di Firenze e alla nuova stazione ferroviaria AV, per un costo di 842 milioni di euro.

“I tempi previsti – spiega una nota della Regione – per il completamento dell’intera opera riportati nel bando portano ad uno slittamento dell’entrata in funzione del nuovo sistema ferroviario di Firenze al 2012 anziché al 2010, come concordato prima degli ulteriori ritardi riscontrati nella fase di approvazione del progetto dell’opera di scavalco; l’avviso di gara prevede una clausola di recesso per il secondo lotto da esercitare entro 365 giorni dall’appalto nel caso i costi complessivi dell’AV in Italia superino i 30 miliardi di euro programmati, clausola su cui la Regione ha chiesto garanzie al Governo”. Per quanto concerne il completamento della rete di superficie, i “lavori sono in corso mentre sono ancora da realizzare il sistema complessivo della rete tecnologica della stazione di Santa Maria Novella e la ferrovia Osmannoro-Campi”.

Nell’incontro con il ministro sono stati confermati anche gli impegni sulla E78 “Due Mari”, il collegamento trasversale tra il Mar Tirreno ed il Mare Adriatico lungo Toscana, Umbria e Marche. “Si è registrata una forte intesa tra Regione e Ministero – sottolinea il comunicato – sulla necessità di realizzare il completamento della Siena-Grosseto sul quale sono terminati i lavori dei lotti 1 e 11 e sono avviati i lavori dei lotti 2 e 10. Sono in corso le procedure di appalto del lotto 3 e restano da approvare i lotti 4,5,6,7,8,9: per questi sei lotti – che hanno un costo di 460 milioni di euro – e per altri in via di approvazione, il ministro ha dichiarato di voler affrontare quanto prima il problema legato al finanziamento”.

Per il Corridoio Tirrenico, sgombrato il campo da ogni incertezza sulla definitiva validità del tracciato costiero indicato dalla Regione (che ha già ottenuto la Via nel marzo scorso) e che il Governo individua come l’unico di riferimento, oggi è stata condivisa l’esigenza di considerare come interventi connessi all’arteria autostradale la realizzazione del lotto zero (Maroccone – Chioma), del collegamento con il porto di Piombino per un importo totale che si aggira sui 3 miliardi e mezzo di euro. E’ stato richiesto a Sat di presentare un piano finanziario che riduca al massimo (20%) il contributo pubblico. La realizzazione di questa opera non risponde solo a un interesse regionale ma europeo, garantisce il massimo della sicurezza ed è anche la meno costosa per le casse dello Stato. Si è infine deciso di aprire due tavoli di lavoro, uno sulla Piattaforma logistica costiera e l’altro sulla progettazione della terza corsia sull’A11 Firenze – Pistoia.

Forza Italia, attraverso il capogruppo in consiglio regionale, Maurizio Dinelli, e il consigliere regionale Alessandro Antichi “chiede tempi, fonti di finanziamento e risorse certi per le infrastrutture in Toscana”. “L’economia regionale – aggiungono i due esponenti azzurri – non può prescindere da una strategia che veda infrastrutture e economia strettamente collegate. La svolta, la discontinuità è possibile sole se agli impegni presi dal ministro Di Pietro e da Martini seguiranno fatti concreti”. Per il capogruppo di An in consiglio regionale, Maurizio Bianconi, “il ministro è venuto a prenderci in giro. O meglio: ci prendono in giro tutti, Regione e Stato. Faremo, diremo, siamo d’accordo. Sì, sulle intenzioni ok ma…i soldi? La sostanza è che il Corridoio tirrenico non si farà e la Due Mari non vedrà compiuto il suo cammino ormai divenuto un’odissea”. (ANSA)