Sono 60 mila gli iracheni che ogni mese sono costretti a lasciare le loro case a causa della continua violenza. A settembre 2007 erano oltre 4 milioni gli sfollati iracheni, di questi 2,2 milioni all’interno dei confini del Paese, 1,5 milioni circa in Siria, oltre 500 mila in Giordania e 200 mila negli Stati del Golfo. Ma anche in Egitto, Iran, Libano e Turchia. Erano un milione prima del 2003. I dati sono contenuti nel dossier statistico dell’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, e relativi a settembre 2007. Tuttavia, secondo l’Unhcr, l’abilità degli Stati confinanti con l’Iraq di accogliere numeri così grandi di sfollati sta per giungere al collasso. Restrizioni nei visti sono state già applicate e se dovessero aumentare creerebbero ulteriori problemi agli iracheni alla ricerca di una zona sicura. Gli iracheni sono coloro che, più di ogni altra popolazione, hanno fatto richiesta di asilo politico nei Paesi industrializzati, 22,200 nel 2006 e già 19,800 nel primo semestre del 2007. E’ la Svezia il paese con più richieste (9329), seguita dalla Grecia con (3483) e dalla Germania (817). Al 1 gennaio 2007 i rifugiati iracheni in Germania sono 36,200, 22 mila nel Regno Unito, 21,800 in Olanda, 23,600 in Svezia. Negli Usa sono 19,800. Nonostante ciò il 95% degli sfollati iracheni è ancora in Medio Oriente.Sir
