Toscana
IRAQ, APPELLI CONTRO ESECUZIONE CONDANNA A MORTE PER SADDAM HUSSEIN
Imporre la pena di morte, indifendibile in ogni caso, è tanto più un errore dopo un processo così iniquo: lo ha detto Richard Dicker, direttore del programma Giustizia internazionale dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch’ (Hrw) esortando il governo di Baghdad a non procedere all’impiccagione di Saddam Hussein, condannato a morte ieri anche in appello per la strage di 148 sciiti avvenuta nel 1982 nel villaggio di Dujail. Che la decisione della giuria si annunciata dal consigliere per la sicurezza nazionale dell’Iraq ha proseguito Dicker – sottolinea le interferenze politiche che hanno inficiato il processo di Saddam Hussein.
Già il mese scorso, Hrw aveva pubblicato un rapporto in cui sosteneva che la condanna a Saddam doveva essere annullata per le irregolarità che avevano contraddistinto il processo; secondo Hrw la Corte d’appello avrebbe dovuto esaminare approfonditamente la sentenza emessa in prima istanza a novembre dall’alto tribunale penale iracheno, finanziato e consigliato dagli Stati Uniti.