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IRAQ, ARCIVESCOVO DI MOSSUL RACCONTA LA LIBERAZIONE DEI DUE SACERDOTI CALDEI

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“Abbiamo concelebrato messa insieme, questa mattina, con padre Pius Afas e padre Mazen Ishoa e la parrocchia era in festa”. Monsignor Basile Georges Casmoussa, arcivescovo siro-cattolico di Mossul, ha una voce diversa questa mattina, più leggera, mentre racconta alla MISNA i dettagli del rilascio dei due sacerdoti, liberati ieri mattina dopo otto giorni di prigionia. “Erano circa le 11 di mattina quando i due confratelli sono stati depositati alla periferia di Mosul, da dove hanno preso un taxi per tornare al convento – dice – e qui abbiamo potuto finalmente riabbracciarli”. I due sacerdoti, racconta monsignor Casmoussa alla MISNA, hanno detto che i due rapitori li hanno trattati bene e con rispetto, “meglio di come trattavano le altre 3 o 4 persone detenute nella loro stessa cella” aggiunge l'arcivescovo. Secondo il presule, i rapitori non erano a conoscenza del fatto che i due sequestrati fossero religiosi. “Adesso cercheremo di dimenticare questa disavventura – conclude sollevato - ma continueremo a pregare perché in questa terra torni presto la pace”. Padre Afas e padre Ishoa erano stati bloccati da un numero imprecisato di uomini armati sabato pomeriggio intorno alle 16 mentre si trovavano nel quartiere al-Thawra: i sacerdoti si stavano dirigendo alla chiesa di Fatima, nel quartiere di al-Faisaliya, dove erano attesi per la celebrazione di un funerale.
Misna

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