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IRAQ, ASSASSINATA A BAGHDAD GIORNALISTA TELEVISIVA

Liqaa Abdul-Razzaq, una popolare giornalista televisiva irachena, è stata assassinata a colpi di arma da fuoco da uomini armati sconosciuti a Baghdad. Stava rientrando a casa dalla sede della televisione locale ‘al-Sharqiya’, per la quale lavorava dall’anno scorso, dopo un lungo periodo alla televisione di Stato come conduttrice di telegiornali durante il regime di Saddam Hussein. Due mesi fa, in circostanze analoghe e non ancora del tutto chiarite, era stato assassinato suo marito. La donna era madre di un bambino di sei anni e soltanto un mese fa aveva dato alla luce un’altra bimba.

L’omicidio della giornalista non è comunque l’unico episodio odierno di violenza in Iraq: nella capitale irachena la giornata è iniziata, per l’ennesima volta, con un’autobomba, esplosa al passaggio di un convoglio di marines americani. La deflagrazione ha ucciso un militare statunitense e un passante iracheno, provocando anche il ferimento di altri due soldati.

A Buakuba, a nord-est di Baghdad, tre iracheni sono stati uccisi ed altri quattro feriti in due attacchi separati; nel primo, uomini armati hanno fermato un taxi e colpito a morte due funzionari di polizia che si trovavano a bordo e l’autista, ferendo altre due persone. Nell’altro agguato, che non hanno provocato vittime, sconosciuti hanno aperto il fuoco contro una pattuglia della Guardia nazionale.

Tre morti, invece, a Falluja, la città ribelle a ovest di Baghdad, martellata da mesi dagli aerei delle forze di occupazione americane; lo hanno riferito fonti mediche locali. Il raid, sferrato dagli statunitensi poco prima dell’alba ha colpito un’abitazione nel quartiere di Joulan; secondo gli Usa a Falluja, oltre ai ribelli, si nascondono anche esponenti del gruppo terroristico guidato dal giordano al-Zarqawi. Misna