Toscana

IRAQ, ATTACCO A MOSCHEA: SISTANI, «NESSUNA RITORSIONE CONTRO SUNNITI»

Un appello alla calma e a non attaccare i luoghi di culto sunniti è stato rivolto ai fedeli sciiti dall’Ayatollah Alì al-Sistani, massima autorità religiosa sciita in Iraq, dopo che questa mattina ignoti hanno fatto saltare in aria parte della moschea di Samarra. Le parole dell’ayatollah sono state diffuse dal suo ufficio di Najaf, e chiariscono una precedente nota in cui aveva esortato gli sciiti alla protesta. L’Ayatollah ha inoltre dichiarato sette giorni di lutto.

L’attacco al mausoleo dell’imam Ali al Hadi e di suo figlio, uno dei principali luoghi sacri sciiti del paese, ha scatenato un misto di rabbia e di paura tra la maggioranza sciita e non solo. “Non riusciranno a scatenare una guerra civile, come non ci sono riusciti in passato” ha detto alla televisione al-Arabya il capo della sicurezza nazionale, lo sciita Mowaffaq al-Rubaie, respingendo lo spettro della conflitto confessionale. Per al-Rubaie gli autori dell’attentato a Samarra sarebbero miliziani inviati da al-Qaida.

Intanto sono in corso in Iraq proteste contro la profanazione del luogo sacro; oltre a Samarra – dove la gente infuriata ha preso le strade gridando minacce contro i sunniti e slogan contro gli Usa per “aver portato il terrorismo” – gli sciiti stanno manifestando a Najaf, la loro città santa, e a Kut. In un annuncio televisivo il primo ministro Ibrahim al-Jaafari ha dichiarato tre giorni di lutto per quello che ha definito un attacco a tutti mussulmani.Misna