Toscana

IRAQ: ATTENTATO NASSIRIYA; MADRE CIARDELLI, SPERO SUA MORTE SIA SERVITA

“Spero solo che la morte di mio figlio sia servita a qualcosa”. Queste le parole della madre del capitano della Folgore Nicola Ciardelli, la signora Antonella Tornar, che ha risposto in lacrime ai giornalisti mentre rientrava a casa a Pisa, accompagnata da paracadutisti della Folgore, dopo essere stata a trovare una delle due figlie in ospedale, Francesca, che ha da poco partorito. La madre di Nicola Ciardelli ha poi ripetuto: “Sono tanto orgogliosa di mio figlio”. “Lui intendeva l’esercito proprio come missione di pace. E ora spero che il suo sacrificio non sia inutile e che non si decida di ritirare le nostre truppe proprio adesso”, ha spiegato ai giornalisti un’altra sorella di Nicola Ciardelli, Federica, 39 anni, avvocato penalista a Pisa. “Nicola – ha aggiunto Federica Ciardelli – credeva e ha sempre creduto in quello che faceva. Decise quando aveva appena 18 anni che questa sarebbe stata la sua vita e si iscrisse all’Accademia militare di Modena. Nicola – ha detto ancora – stava nell’esercito non per fare la guerra, ma la pace. E questo gli dava forza e prudenza. Mio fratello aveva cento occhi e la bomba che l’ha ucciso doveva essere nascosta molto bene, altrimenti avrebbe notato qualcosa di strano. Non era in Iraq per fare l’eroe”.

Federica Ciardelli ha spiegato poi che il “solo cruccio” del fratello, in questa nuova missione che lo aveva portato ancora in Iraq, era la lontananza dalla famiglia e da suo figlio Niccolò. “Il piccolo Niccolò – ha raccontato la sorella – è nato il 10 febbraio e lui è partito il 27. Il suo cruccio era solo quello di restare tanto tempo lontano da moglie e figlio. Infatti, nelle telefonate che faceva a noi o nelle email che ci scriveva, ripeteva sempre di stare vicino a loro. Non parlava quasi mai del suo lavoro e sembrava davvero sereno”. Con Giovanna, sua moglie, ha ricordato ancora la sorella, si era conosciuto tre anni fa. A presentarli un altro ufficiale dell’esercito, zio della donna. “E’ stato il classico colpo di fulmine – ha spiegato Federica Ciardelli – e molto presto hanno deciso di sposarsi. Hanno comprato una casa in Corso Italia, in pieno centro a Pisa, e abitavano lì: vicino alla casa dell’altra mia sorella, Francesca, e al mio studio legale. All’inizio, quando stamani mi hanno chiamata dall’esercito, credevo che si trattasse proprio di un incarico per una difesa. Poi, però, ho capito che era accaduto qualcosa di molto grave a Nicola”.

I genitori di Nicola Ciardelli sono separati da molti anni e il padre abita a Roma (oggi ha raggiunto la nuora e il nipote ad Avellino e dovrebbe arrivare a Pisa solo in serata). “Forse proprio perché i nostri genitori sono separati da tempo Nicola ha sempre avuto forte il senso della famiglia – ha concluso Federica Ciardelli – e per questo voleva sempre trascorrere le festività tutti insieme. Anche le estati le trascorrevamo da sempre tutti insieme a Tirrenia”. (ANSA).

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