Toscana

IRAQ, AUTOBOMBE A KERBALA E BAGHDAD

Si aggrava di minuto in minuto il bilancio delle vittime dell’autobomba esplosa stamani in una stazione di autobus della città santa di Kerbala, 110 chilometri a sud di Baghdad. Secondo fonti sanitarie, almeno 56 persone sono morte e oltre 70 sono rimaste ferite. Tra le vittime figurerebbe anche numerose donne e bambini. Sul luogo dell’esplosione, sono giunte almeno 15 ambulanze per soccorrere i feriti ed evacuare i cadaveri. L’esplosione, causata da un attentatore suicida alla guida di un’autobomba, è avvenuta non lontano dall’importante mausoleo sciita dove è sepolto l’imam Hussein, nipote del profeta Maometto, ucciso nel 680 proprio a Karbala insieme a 72 suoi fedelissimi dagli uomini del califfo della dinastia sunnita Ommayyade, Yazid. Gli sciiti considerano il padre di Hussein, Alì, il vero successore di Maometto di cui era cugino, oltre che genero per averne sposato la figlia Fatima. Il pellegrinaggio degli sciiti nel quarantesimo giorno della festa dell’Ashura, che ricorda l’uccisione di Hussein, culmina proprio nella moschea dalla cupola d’oro di Karbala. Nel marzo 2004, durante la festa, almeno 170 fedeli sciiti morirono in uno dei più sanguinosi attentati avvenuti in Iraq. Intanto a Baghdad un’autobomba è esplosa sul ponte Jadriyah sul Tigri, nella parte sud della capitale, che collega il quartiere misto a maggioranza sciita di Karrada e quello misto a maggioranza sunnita di Saidiyah: almeno 10 persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite. Due giorni fa un camionbomba era esploso sullo storico ponte Sarafiyah che unisce l’enclave principalmente sunnita Atafiya, sulla sponda occidentale del Tigri, e quella sunnita di Waziriya che si estende sulla riva opposta, provocando almeno 11 morti.

Misna